
l’ambasciatore stavamo discutendo da tempo, prima del compimento del suo 70esimo compleanno, per varie ragioni, di salute e familiari, chiedeva di non avere più questa responsabilità che ha da anni, mi pare dal ‘93». Ottanta i nomi resi noti ieri di clienti italiani dello studio Mossack Fonseca, di fatto collegati a società offshore, che vanno ad aggiungersi ai 200 già rivelati da l’Espresso nelle scorse settimane. Tra questi c’è anche Bodini. «L’ambasciatore – dice Valentini in commissione – era sorpreso dall’uscita della notizia, lui risulta interno ad uno studio che raggruppa una serie di aziende che ha sede a Panama con filiali in tutto il modo e il suo nome sarebbe emerso perché risulta cliente di questa società. Al momento non c’è altro». Valentini riferisce di un colloquio con il diplomatico. «L’ho sentito perché se risultano altri elementi è obbligato a riferirlo, è previsto dalla convenzione. Al momento la cosa fa parte dello scoop degli 800 nomi emersi, non c’è altra ragione. Sono stato all’ultima iniziativa organizzata da Bodini con la sua Fondazione per l’evento annuale di beneficenza con cui finanzia progetti umanitari con varie Ong in vari parti del mondo, cui partecipano sempre oltre 130-140 ambasciatori Onu di alto livello, tutti hanno un’estrema riconoscenza e rispetto nei confronti dell’ambasciata di San Marino che in questi anni si è guadagnata stima per le cose che ha fatto». Il Resto del Carlino