Bologna. Donadoni ritorna nel suo stadio “Mai negarsi un sogno”

Donadoni-744x445«In campo dobbiamo spostare il nostro baricentro più avanti se non vogliamo farci schiacciare dal Milan», dice Roberto Donadoni.
Seconda regola: mai negarsi un sogno: «Io sarei contento di conservare questo vantaggio sulla terzultima da qui alla fine, ma per indole non mi piace porre dei limiti alla provvidenza».
Terza regola: non fari distrarre dalle sirene del mercato: «E’ un periodo fastidioso per tutti, speriamo che le situazioni si risolvano in fretta».
A cominciare dal possibile ingresso di Floccari: «Lo conosco bene: prenderlo può essere un vantaggio».

I VANTAGGI che contano di più, però, il suo Bologna dovrà sudarseli oggi in uno stadio che, vent’anni fa, quando ‘Osso’ dribblava gli avversari come birilli, era ai suoi piedi.
Sorride Donadoni: «San Siro ti fa sentire tutto il peso della storia e, non lo dico per farmi più bravo di quello che sono stato, bisogna avere qualità superiori alla normalità per giocarci facendo una bella figura».
Pensa a se stesso («alla prima volta che ci giocai con l’Atalanta: io da bambino tifavo Milan, figuratevi il mio stato d’animo…»), ma anche ai suoi ragazzi che oggi sfidano la truppa di Mihajlovic: «Se ci limitiamo ad aspettarli non possiamo sperare di farcela. Con questo non intendo che dovremo andare allo sbaraglio: ma essere più propositivi di come lo siamo stati con l’Empoli, questo sì».
Tutti gli altri sono dettagli: compresa la tentazione del mondo rossonero di affidargli, un domani, una panchina che scotta.
«Ognuno è giusto che nella vita ambisca ai palcoscenici più prestigiosi _ dice _, ma la realtà dice che oggi io sono l’allenatore del Bologna e Mihajlovic guida il Milan. Parlare del futuro non serve, perché il futuro passa attraverso ciò che riesci a fare nel presente».

VALE ANCHE per il traguardo finale del Bologna: «Oggi abbiamo cinque punti di vantaggio sulla terzultima e sarei contento di arrivare a maggio con questo margine. Però non mi piace pormi dei limiti».
Gli piace invece Floccari e con lui la lista segreta dei rinforzi che è nella testa di Corvino: «Vorremmo prendere calciatori con una logica anche futuribile. Ma per riuscirci, a gennaio, devono incastrarsi tante cose».