Bologna. Dopo 80 anni abbassa la serranda il ‘Maggiolino’

cartoleria«Tutti mi chiedono se mi dispiace chiudere. E io rispondo di no: lavoro da sessant’anni e ho voglia di fare la nonna».

Come dar torto a Giuliana Cantoni, 75 anni portati con disinvoltura, che ieri, per l’ultima volta, ha tirato giù la serranda de ‘Il Maggiolino’, storica bottega al numero 1 di via Petroni fondata dal padre Leone nel 1935 e prossima sala del nuovo tempio dello street food bolognese ‘La Sartoria e il suo Panino’.

E così, dopo 80 anni di onorata carriera, sulla cartoleria più famosa della zona universitaria scorrono i titoli di coda. «Dopo aver lavorato in una ditta farmaceutica, che mi licenziò perché mi sposavo, dal primo gennaio 1973 ad oggi sono sempre stata qui – racconta Cantoni –. Se chiudo non è per la crisi, che comunque negli ultimi due anni si è fatta sentire, ma perché ad una certa età gestire un negozio è troppo impegnativo».

DAL 2013 le dà una mano il marito Franco Sabbioni, in pensione dopo una vita da colletto bianco, che orgoglioso sciorina le marche di cui ‘Il Maggiolino’ era rivenditore autorizzato: «Da Fiorucci a Moleskine, passando per Kaos, Moschino, Fendi e Quo Vadis: chi cercava un prodotto di qualità, qui da noi lo trovava sicuramente».

Tra i clienti più affezionati, Flavia Prodi, consorte dell’ex premier Romano, che due giorni fa è passata a salutare i suoi cartolai di fiducia. «Mi ricordo il giorno in cui un signore di mezz’età mi chiese se avevo la carta liquida – sorride la signora Giuliana –. C’è voluto del tempo per capire che intendeva il bianchetto!».