ZAMPONE, lenticchie, pandoro e un pizzico di serenità. Quest’anno non sarà l’arrivo di una cartella di Equitalia a rovinarci il pranzo di Natale o il cenone di Capodanno. La società pubblica partecipata da Agenzia delle Entrate e Inps ha infatti deciso di concedere agli italiani una tregua per le feste, in cui verrà sospeso l’invio di cartelle e atti – con l’eccezione dei casi inderogabili – da domani al 6 gennaio.
L’iniziativa fa tirare un sospiro di sollievo a circa 40mila famiglie e imprese in Emilia Romagna, dove in media vengono spedite quasi 21mila cartelle a settimana (di cui 4.900 solo a Bologna), visto che nel periodo di sospensione saranno spedire solo 1.260 cartelle a settimana (di cui 290 a Bologna). Si tratta di un provvedimento che non ha precedenti nei dieci anni di storia di Equitalia, che nel 2014 ha riscosso 7,4 miliardi e che prevede, nel 2015, di sfiorare gli 8 miliardi.
NEL 2014 Equitalia ha inviato circa 30 milioni di atti (oltre 1,2 milioni in Emilia Romagna, scesi a 926mila nel 2015), di cui poco più della metà di sole cartelle, che in media raggiungono ogni settimana 300mila contribuenti. Numeri che fanno capire ancora meglio la portata dello stop deciso per il periodo festivo, in cui saranno recapitate soltanto alcune migliaia di atti e non i 250mila previsti. «Equitalia vuole essere dalla parte degli italiani, non contro», è la linea del nuovo corso avviato dall’ad Ernesto Maria Ruffini.
«LA SOSPENSIONE – spiega una nota della società – è un atto di attenzione verso imprese e famiglie con cui stringere un nuovo patto, perché il recupero dei crediti e dell’evasione sono fondamentali, così come lo è poter avere gli italiani al proprio fianco».
Con le nuove norme approvate dal governo, a partire dal 2016 sarà introdotto l’obbligo per le società di usare la mail certificata per ricevere atti e cartelle, mentre per i cittadini sarà necessaria una richiesta diretta. Questo consentirà di semplificare procedure e burocrazia e di diminuire la massa di atti inviati per posta.
Una misura che si accompagna con l’altra novità introdotta dallo scorso ottobre, grazie alla quale rateizzare il debito con Equitalia è più facile. Ad oggi circa la metà dei debiti dei contribuenti italiani (oltre 30 miliardi) vengono pagati attraverso lo strumento della rateizzazione. L’Emilia Romagna, rispetto al totale nazionale, rappresenta il 7,4% del numero delle rateizzazioni e il 6,5% degli importi dilazionati, con 2,156 miliardi di euro. La provincia di Bologna, da sola, rappresenta l’1,6% del numero di rateizzazioni e il 1,5% degli importi (510,2 milioni) di tutta Italia.
DAL 2008 al 31 ottobre 2015 in Emilia Romagna sono state concesse e mai revocate 226.241 rateizzazioni. Di queste, 49.196 riguardano la provincia di Bologna, dove il 51,9% dei fruitori sono persone fisiche. Il 68% delle dilazioni riguarda debiti inferiori ai 5.000 euro e per il 72% dei casi la rateizzazione è fino a 48 mesi. Infine, per quanto riguarda gli importi, il 79,2% è riferito ad aziende e partite Iva e il 46,3% a debiti oltre i 50mila euro. Nel 70,2% dei casi la durata è oltre i 60 mesi.
Resto del Carlino