Strage sfiorata ieri poco prima delle 13 nella località Possessione di Castel d’Aiano, sul confine con Montese di Modena. Sembra a causa di una fuga di gas, è stata letteralmente disintegrata una villetta a due piani in ristrutturazione dove, in quel momento, non c’erano i proprietari. Si erano recati a fare legna nel bosco, distanti una cinquantina di metri dall’abitazione. Erano in tre ieri nella loro seconda casa: un pensionato di 66 anni, la figlia di 35, orginiari di Calvenzano, e il genero di 37, di Porretta. Per tutti soltanto ferite lievi, soprattutto causate dall’onda d’urto delle macerie, e un forte stato di shock. I bambini della coppia, per fortuna, ieri erano rimasti a Vergato con la nonna.
Sul luogo dell’esplosione sono subito intervenuti i carabinieri della locale caserma, quella di Gaggio Montano e del nucleo operativo-radio mobile della compagnia di Vergato e diverse squadre dei vigili del fuoco. Dai primi accertamenti, sembra che i due uomini abbiano effettuato, in mattinata, la sostituzione di due bombole di gpl. Sotto la lente è finito quindi l’impianto all’interno della villetta e, al momento, l’ipotesi più accreditata – ma ancora al vaglio – è quella di una fuoriuscita di gas che ha saturato l’ambiente. Non è chiaro, però, cosa abbia innescato la violentissima esplosione.
Varie le ipotesi, dall’accensione del frigorifero oppure, come ha riportato un abitante del luogo, lo scoppio potrebbe essere avvenuto quando i due uomini hanno avviato un motore all’esterno della casa. Dopo l’allarme, sono giunte sul posto le ambulanze con i sanitari da Vergato e da Montese, l’elisoccorso del 118 da Bologna, che hanno trasportato i feriti all’ospedale Maggiore in osservazione. Imponente il dispiegamento dei Vigili del fuoco accorsi da Gaggio Montano, Vergato, Monzuno, Casalecchio e squadre del comando della Centrale di Bologna con mezzi speciali per ricerca persone sotto le macerie, le unità cinofile, una di Bologna e una di Modena. E’ giunto anche un elicottero dei Vigili del fuoco i cui uomini hanno portato l’attrezzatura necessaria.
Il boato è stato udito a diverse centinaia di metri di distanza e alcune pietre della casa sono finite nei campi a 200 metri di distanza. I soccorritori hanno lavorato fino alle 16 per mettere in sicurezza il luogo, poiché due bombole erano rimaste sepolte sotto le macerie e da una pareva fuoriuscisse gas. Si sono vissuti momenti di preoccupazione, anche da parte dei vicini della famiglia di Vergato poiché temevano che sotto le macerie potessero esserci delle persone. Intanto continuano i rilievi dei tecnici per stabilire l’esatta dinamica della tremenda deflagrazione. Il Resto del Carlino