Marlù, il marchio del gioiello per tutti, investe in ripartenza, rilancio, lavoro. Apre nuovissimi store nei centri storici e vie dello shopping di quattro grandi città italiane: Bologna, Milano, Bari, Firenze. Subito successo per il negozio bolognese di Via Indipendenza.
Con iniziativa Diversamente Vicini si prenota via WhatsApp, si ritira senza attese e assembramenti o si sceglie di ricevere gli acquisti a casa. In tutta Italia, nuovo modello e-commerce mantiene rapporto clienti con i 36 store di prossimità e negozianti di fiducia, rispettando necessità distanziamento sociale.
Bologna, 22 dicembre 2020 – Crisi, sanitaria, crisi economica, modifica dei modelli di lavoro nelle imprese, insieme ai cambiamenti dei comportamenti delle persone, stanno mettendo a dura prova negozi e attività commerciali. In particolare, nei centri storici delle grandi città. Marlù, il marchio del gioiello per tutti creato dalle tre sorelle Morena, Monica e Marta Fabbri, lancia invece un segnale in controtendenza. Segna il difficile Natale 2020 con un progetto di ripartenza e rilancio, di concreto e duraturo investimento imprenditoriale. Nel cuore dei centri storici di quattro grandi città italiane: Bologna, Milano (via Torino), Bari (via Argiro), Firenze (via dei Calzaiuoli), aprono quattro nuovi store monomarca.
Al centro del progetto la centralità nel negozio reale, dell’esperienza fisica dell’acquisto con chi ti consiglia. Sempre essenziale e scelto dai clienti, soprattutto in un settore come gioielli, moda accessori. È quanto accaduto dalla scorsa settimana a Bologna in via Indipendenza, nel nuovo store monomarca Marlù. Vetrina illuminata, saracinesca alzata, 6 nuovi posti di lavoro, subito premiati dal pubblico.
“Siamo un’azienda giovane, nata nel 2001, abbiamo basato la nostra crescita su un’organizzazione digitale dell’attività e costruito la comunicazione/relazione con la nostra community attraverso il web. Una community che ha continuato a crescere anche quest’anno con un aumento, in tripla cifra delle nostre vendite e-commerce – spiega Marta Fabbri, responsabile marketing e comunicazione Marlù – In un momento così particolare io e le mie sorelle abbiamo fatto un investimento importante. Aprire quattro nuovi store monomarca. La scelta nasce dalla convinzione che l’esperienza di vendita in negozio sia fondamentale per l’acquisto di un gioiello. Lo è stato in passato, lo è ora e lo sarò anche in futuro. Per rafforzare questo concetto è nato il servizio Diversamente Vicini. Permette di mantenere il contatto tra negozio e cliente. I negozi sono e rimarranno un anello essenziale della nostra filiera d’impresa”.
Marlù e gli store di “prossimità”
Il nuovo modello di sintesi e-commerce/negozio di fiducia, si chiama Diversamente Vicini. Per sostenere tutti i 36 store monomarca italiani, grazie a semplici numeri WhatsApp, ogni cliente può prenotare on line direttamente dal suo negoziante di fiducia. Al netto delle limitazioni per orari, spostamenti, aperture, si scelgono i gioielli da vetrine o cataloghi, li si ritira in negozio senza code o assembramenti. Oppure, si chiede di riceverli direttamente a casa. In questo modo, è anche possibile spedire in tutta Italia regali per parenti e amici, che questo Natale non potremo raggiungere. Soprattutto si garantisce a tutti i franchising Marlù entrate corrispondenti alle vendite tradizionali, usando gratuitamente la piattaforma e-commerce aziendale.
Marlù, la storia
Marlù marchio leader della gioielleria prêt-à-porter internazionale per lei e per lui, nasce sul Monte Titano nel 2001, dall’intraprendenza creativa delle sorelle Fabbri: Marta (la comunicatrice), Monica (la donna marketing) e Morena (la creativa). Parallelamente ai loro impegni familiari di madri (da qui la loro policy aziendale all’insegna della parità di genere), nel 2001 hanno il coraggio e l’intuizione di fondare un marchio (acronimo di figlio e figlia di Morena) in un momento in cui il mondo, anche allora, sta entrando in un periodo economicamente incerto e difficile. Sono convinte che la logica del gioiello è mutata: non più status symbol prezioso per i materiali, ma emblema di valori affettivi. La grande attenzione di Marlù per i social media e le nuove forme di comunicazione la portano a curare collaborazioni importanti con L’università di Design di San Marino e l’Ateneo di Bologna. Marlù ha oggi più di 60 dipendenti: ma più delle metà sono donne. Contratti e welfare aziendale consentono la maternità senza problema e gli orari di lavoro sono sempre costruiti in base alle esigenze di una donna/madre. La parità salariale è completa. Stessa mansione, stessa retribuzione, stesse opportunità di crescita e carriera. Dall’apertura del primo store monomarca avvenuta a Riccione nel 2014 il loro numero è salito fino ai 36 del 2020, in 12 differenti regioni italiane.