A colpi di mazza per rubare le biciclette. È successo l’altra notte a Ponte Ronca, in via Risorgimento, dove una banda di malviventi ha abbattuto un muro per eludere le inferriate che proteggono l’ingresso e le vetrine del negozio di Bunnyhop: laboratorio e vendita di bici per ogni genere di pubblico. Per la banda, evidentemente specializzata in questo genere di furto, un bottino che vale almeno 30mila euro. Una decina di biciclette: mountain bike, bici da corsa ed E-bike (a pedalata assistita) trafugate attraverso un buco fatto a colpi di mazza attraverso il muro che separa il laboratorio ciclistico da un locale vuoto e sfitto nello stesso palazzo.
«L’allarme è scattato alle 2,25, ed è esattamente l’ora in cui hanno sfondato il muro. Prima avevano forzato la porta del locale vuoto di fianco e poi sono penetrati da noi –spiega il titolare Giovanni Gentile –. E’ la terza volta da quando abbiamo aperto e la seconda da quando stiamo qui. Nel 2013 ci fecero un gran danno, ci eravamo appena trasferiti. Da allora le bici di maggior valore ogni sera le tiravo giù dalla vetrina per metterle legate in un locale protetto. Ma non è servito a niente! Hanno fatto una razzia mirata ai pezzi più costosi. È evidente che si tratta di gente che sa quello che vale. Ci hanno fatto un danno enorme, sia diretto che indiretto…», commenta il titolare che è stato svegliato nel cuore della notte e quando è arrivato a Ponte Ronca ha trovato i carabinieri del 112 e gli agenti della Patria che però erano arrivati quando dei ladri non c’era più traccia.
Restano le immagini delle telecamere interne che hanno ripreso all’azione almeno due persone col viso travisato impegnate a trafugare le bici. «Hanno rubato tutto il possibile, un vero disastro! – aggiunge scoraggiato Gentile –. Mi vien voglia di mollare tutto perché poi questi sanno che anche se li beccano non gli succede nulla. Non siamo tutelati da un danno che oltre che materiale è anche morale», commenta il titolare mentre è impegnato a richiudere la breccia nel muro interno e a ripristinare gli allarmi. Il Resto del Carlino