Scatolette scadute addirittura nel 2012. Pesce surgelato e carni rosse non tracciate, con etichette straniere non tradotte e, anche in questo caso, commercializzate oltre la data limite di consumo. Sono ben 311 i chili di merce sequestrata dai carabinieri, sabato scorso, in un market cinese di via Ferrarese, in Bolognina. Ma a stupire maggiormente i militari è stata un’altra circostanza: la merce si trovava nei frigoriferi accanto a quelli già sequestrati pochi giorni prima, nell’ambito di un’altra attività di controllo.
A eseguire il blitz, sabato pomeriggio, sono stati i carabinieri della stazione Navile insieme con il Nas, i militari del 4° Battaglione Veneto e della compagnia di Molinella. Il controllo rientrava nell’ambito del monitoraggio del rispetto della normativa alimentare che disciplina l’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari oltre alla tracciabilità. Ai primi controlli, sono emersi subito i prodotti vietati. Bevande, dolciumi, surgelati vari, scatolame, in parte scaduti da molto tempo, in parte da date più recenti e in parte illegali perché sprovvisti della doppia etichettatura. Si trattava, infatti, di prodotti di fattura estera che, per essere commercializzati in Italia, avrebbero dovuto essere dotati di una seconda etichetta, in lingua. Nei confronti del gestore è scattata una sanzione amministrativa di 5.166 euro e solo a metà della scorsa settimana ne era scattata una da 8mila euro per gli stessi motivi. In quell’occasione erano intervenuti gli ispettori della Direzione territoriale del lavoro con la polizia municipale, che avevano anche trovato un lavoratore non in regola.
Adesso la patata bollente passa al Comune, che ha la facoltà di chiudere il locale in questione sulla base delle relazioni che verranno fornite agli uffici di Palazzo d’Accursio. Il Resto del Carlino