HA ASPETTATO che scendesse dal treno alla stazione di Budrio nel Bolognese e che si incamminasse per andare al lavoro all’acciaieria Marcegaglia. L’aggressore è spuntata dalla nebbia e l’ha aggredita. Attimi di terrore per Donatella Mantovani, 48 anni, operaia, che inizialmente, pensava di dover fare i conti con un borseggiatore. Invece, si è accorta subito che il senegalese di 22 anni – profugo arrivato da 15 giorni nella provincia di Bologna – non voleva i soldi. L’ha trascinata dietro a un cespuglio e ha provato a strappale i pantaloni. I fari di un’auto di passaggio e le urla della donna, però, lo hanno convinto a desistere. Sono subito arrivati i soccorsi ed è iniziata la caccia all’aggressore da parte dei carabinieri che si sono diretti alla villetta a un chilometro dalla Marcegaglia che ospita da due settimane un gruppo di senegalesi. Quattro di questi corrispondevano alla descrizione della Mantovani. Alla fine soltanto il riconoscimento in caserma a Mezzolara da parte della donna ha permesso di individuare l’aggressore posto in stato di fermo da militari e Procura con l’accusa di violenza sessuale.
LO STRANIERO fa parte di un gruppo di senegalesi arrivati coi barconi in Sicilia trasferiti prima al Cara di Bologna, e poi su disposizione della Prefettura in una villetta della campagna di Budrio. Un’abitazione affittata da cooperative che prestano assistenza ai migranti.
Immediata ieri la reazione di Salvini della Lega su Facebook: «Tenta violenza sessuale, fermato ‘richiedente asilo’ senegalese, che vicino a Bologna ha aggredito una donna di 48 anni. L’uomo, di 22 anni, alloggiava (a spese degli italiani) in una villetta! Per me, con certa gente, sarebbe ora di usare le maniere forti». È questo il commento del segretario della Lega Nord Matteo Salvini, che in dieci minuti ha ottenuto oltre 2.000 ‘mi piace’.
Dal Comune di Budrio, il sindaco Giulio Pierini sottolinea che «la soglia di attenzione deve essere altissima rispetto a comportamenti violenti, sbagliati e che possono produrre insicurezza e allarme. Riteniamo importante – prosegue – che si sia proceduto subito all’arresto e che si facciano decadere le misure di accoglienze nei confronti di quel giovane«.
La situazione dei richiedenti asilo in Regione registra circa 5.200 profughi ospitati all’interno dei programmi delle prefetture e poco più di mille in provincia di Bologna. «E’ il primo caso di questo genere dopo due anni di lavoro di accoglienza – continua Pierini – e non si possono incolpare migliaia di ospiti per l’atto violento perpetrato da uno solo. Anche nel Distretto Pianura Est, di cui Budrio fa parte, stiamo accogliendo più di 100 migranti con buoni risultati di collaborazione, integrazione e dialogo».
Resto del Carlino