Bologna. Offesa perché in sovrappeso «Così mi rovinano la vita»

«Mi sento sola, sporca, sbagliata, un errore da cancellare». E ancora: «Nella vita si incontrano persone che te la cambiano… o altre che te la rovinano per il tuo modo di essere, di vestire o per la tua fisicità». Sono le frasi scritte sul suo profilo di Whatsapp di una ragazzina di 12 anni che frequenta la seconda media in una scuola di uno dei comuni dell’Unione di Terre d’Acqua. E che si sarebbe persino autolesionata, in più occasioni, le braccia perché presa in giro a più riprese dai alcuni suoi compagni di scuola. Lo denuncia la madre, che si è rivolta con il marito ai carabinieri: «Mia figlia – dice – viene presa in giro sistematicamente da un gruppetto di suoi compagni di scuola per via di qualche chilo di troppo. Tanto che con una chiave di un armadietto della scuola si è graffiata le braccia tre settimane fa circa. Siamo molto preoccupati perché la ragazzina ha subito queste violenze psicologiche durante la ricreazione. Situazione che ha compromesso anche i rapporti con i suoi fratelli più piccoli».

«Oggi (ieri per chi legge, ndr) la psicologa dell’Asl si è accorta di altri nuovi segni sulle braccia – prosegue –. Ho cercato di parlare con la preside della scuola senza riuscirvi. L’ho chiamata e la preside mi ha dato tassativamente un appuntamento a cui non potevo andare per impegni precedentemente presi. Volevo parlarle affinché intervenisse almeno con i genitori di questi ragazzini che prendono in giro mia figlia. Se infatti fosse uno dei miei figli ad avere un comportamento del genere, io interverrei immediatamente». Di diverso avviso la preside della scuola, che replica: «Siamo a conoscenza del caso. L’alunna è tenuta costantemente sotto controllo da insegnanti, molto brave, e da psicologi. A scuola è stato aperto uno sportello con una bravissima psicologa appunto di supporto ai nostri studenti che segue ogni caso che si presenta. Per quanto riguarda i colloqui con i genitori della ragazzina in questione ne avevo fissati due ma non ho trovato un riscontro positivo da parte loro. Non abbiamo abbandonato nessuno ma l’attenzione è alta e la situazione è monitorata». E aggiunge: «Nella nostra scuola è attivo il progetto ‘Mi fido di te’ promosso dalla polizia municipale di Terre d’Acqua per prevenire il fenomeno del bullismo. La psicologa del progetto ha parlato anche con la mamma e con le docenti per un monitoraggio in tutte le fasi della giornata. Ma per gli eventi che possono accadere fuori dalla scuola, e su WhatsApp, crediamo che debbano prendersene cura i genitori». Il Resto del Carlino