Bologna, “Papà mi picchia”: dopo la confessione a scuola, scatta la misura cautelare per un 48enne

È stata la figlia, ancora minorenne, a trovare il coraggio di rompere il silenzio. Dopo l’ennesimo scatto d’ira del padre, ha confidato le violenze subite a un’insegnante. Da quella confessione è partita un’indagine che ha portato all’applicazione di una misura cautelare nei confronti di un 48enne originario del Bangladesh, residente a Bologna, già noto alle forze dell’ordine.

I Carabinieri della Stazione di Bologna Navile hanno eseguito un’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale felsineo: per l’uomo è scattato il divieto di avvicinamento all’ex moglie e ai luoghi da lei frequentati, con l’aggiunta di un dispositivo elettronico di controllo. Il provvedimento è stato richiesto dalla Procura, che ha coordinato le indagini a seguito della denuncia presentata dalla donna, una 39enne anche lei di nazionalità bengalese.

Secondo quanto emerso, l’uomo avrebbe sottoposto l’ex compagna a continue vessazioni: insulti, minacce e aggressioni fisiche culminate in episodi di violenza con pugni che le hanno provocato lividi e ferite. Un clima di paura costante, che ha coinvolto anche i figli nati dalla relazione. Proprio la sofferenza di una delle figlie ha fatto emergere tutto: le sue parole all’insegnante hanno acceso i riflettori su una situazione familiare drammatica.

Rintracciato dai Carabinieri, l’uomo si trova ora sottoposto alla misura cautelare prevista, mentre proseguono gli accertamenti per tutelare la madre e i figli, vittime di un contesto familiare segnato da violenze reiterate e persecuzioni.