Le chat ‘condominiali’ per la sicurezza introdotte da qualche tempo in Bolognina danno i loro primi frutti. Due romeni sono stati infatti arrestati l’altro giorno dai carabinieri del Radiomobile, chiamati in viale Aldo Moro da alcuni cittadini, residenti della zona. Questi ultimi avevano visto dei ladri in azione vicino alla saracinesca di un garage e avevano comunicato la loro presenza in una chat condominiale: poi, tramite messaggini e foto, si sono dati il cambio per non perderli d’occhio e li hanno seguiti nei loro spostamenti. Allertando infine i militari dell’Arma che, dopo una breve ricerca in zona, sono riusciti ad arrestare i due, concludendo così l’operazione di controllo di vicinato iniziata dai cittadini.
I due romeni sono stati bloccati con l’accusa di tentato furto aggravato: vicino al portone del garage che, stando a quanto raccontato dai testimoni, avevano tentato di forzare è stato anche ritrovato un cacciavite. Tra l’altro i romeni, che sono volti noti della zona visto che di solito fanno i lavavetri ai semafori del quartiere, si sono difesi, dicendo di essere fuggiti alla vista dei carabinieri perché a loro carico avevano già un foglio di via e volevano evitare ulteriori problemi con la giustizia. La spiegazione fornita dai due stranieri non è però bastata a evitare loro l’arresto.
Il loro difensore, l’avvocato Fabio Pancaldi, ieri mattina però nel processo in direttissima ha chiesto e ottenuto dal giudice un rinvio per far acquisire le immagini delle telecamere della zona e le impronte digitali sul portellone, per verificare se siano stati effettivamente i romeni arrestati ad armeggiare sulla porta in questione, come riferito dai cittadini ai militari dell’Arma. Il giudice Valentina Tecilla ha convalidato gli arresti e disposto, per i due, il divieto di dimora nell’area metropolitana di Bologna. «Il giudice si è distinto per serietà e sensibilità: la scelta delle misure applicate è la più adatta alla situazione», ha commentato dopo la direttissima l’avvocato Pancaldi. Il Resto del Carlino