Bologna. Rischio sciopero sul Cosmoprof

Apertura a rischio per il Cosmoprof. L’assemblea dei lavoratori della Fiera ha proclamato lo stato di agitazione, deciso un pacchetto illimitato di ore di sciopero e chiesto un incontro urgente con il sindaco metropolitano Virginio Merola. Se non otterranno il faccia a faccia – o se non arriveranno risposte certe sul futuro del personale di manifestazione – allora incroceranno le braccia il 17 marzo, primo giorno del salone della cosmetica, una delle manifestazioni più importanti del calendario dell’expo.

Di certo, quel giorno si terrà un presidio dei lavoratori di Sg Service, l’azienda che gestisce in appalto i servizi di sorveglianza nei padiglioni, denunciata dalla Cgil per uso di contratti irregolari (per lo più voucher) e paghe bassissime (cinque euro l’ora di giorno, sei euro per i turni notturni) corrisposte ai lavoratori.

La loro situazione si è complicata dopo la sospensione della fornitura decisa dall’expo a seguito della denuncia del sindacato. Da ieri, di fatto, sono a casa e rischiano di perdere il lavoro.

«Da anni denunciamo alla dirigenza della Fiera la situazione dei lavoratori di Sg Service, ora fanno finta di non saper niente», sbotta Nicoletta Pecorari, membro del consiglio d’azienda.

Dunque, di fronte al piano presentato nelle scorse settimane ai sindacati e che prevede non solo la riduzione delle ore previste per il funzionamento delle fiera, ma anche il taglio della paga oraria riconosciuta ai dipendenti fino a 19 euro l’ora circa (respinta la media di 33 euro orari stimata dai vertici dell’azienda), si riaccende lo scontro in piazza della Costituzione. Il Resto del Carlino