Bologna. Salvini: “Da oggi noi e Silvio basta liti”

Forza Italia firma 2 dei referendum proposti dalla LegaMatteo Salvini insieme con Silvio Berlusconi, oggi sul palco di piazza Maggiore. Non è un ritorno al passato?
«No. Oggi si chiude la pagina dei litigi, delle polemiche, delle divisioni. Per il centrodestra e la destra non è un ritorno al passato, è chiaro».
Nel luglio 2012 però lei diceva: mai con Berlusconi.
«Attenzione: non si pensa a vecchie riedizioni di vecchi schemi e vecchie alleanze. Vogliamo guardare avanti, non tornare indietro al ’94».
Perché allora la Lega Nord viaggia ancora con Forza Italia?
«In questo momento mi sembra che Forza Italia sia diversa da 10-15 anni fa, esattamente come la Lega, che è diversa dal passato. Se ci sono battaglie comuni sulle tasse e sull’immigrazione, sulla sanità e sull’Europa, perché non metterci in campo insieme?».
Qual è l’obiettivo?
«Io di Matteo Renzi sono stufo. Non ho più voglia di seguire ‘TeleRenzi’ e di mettere una toppa ai suoi errori. Per esempio poco fa ero davanti a un ospedale di Milano, a volantinare con i medici arrabbiatissimi per gli ulteriori tagli alla sanità. Insomma, noi oggi presentiamo un’idea di Italia diversa».
Quali saranno i temi principali?
«Il lavoro, le tasse, l’impresa: come far crescere non dello zero virgola l’economia. Presenteremo proposte perché l’Italia possa correre e non camminare con fatica. E poi c’è il grande tema della sicurezza dei cittadini e della legittima difesa».
Come mai Bologna per la manifestazione?
«Perché è un simbolo di quello che è il passato: le coop rosse, la Cgil, il Pci-Pds-Pd. Se avessi voluto giocare facile, avrei potuto fare la manifestazione a Treviso o Sondrio dove abbiamo il 40%. E poi ci sono le Comunali a Bologna: mi piacerebbe sfrattare un sindaco come Virginio Merola, totalmente incapace e inadatto».
Esattamente un anno fa, l’8 novembre, il suo arrivo a Bologna scatenò la gazzarra degli antagonisti.
«So per certo che la piazza e tutte le vie vicine saranno sicure e tranquille, ci sarà spazio per mamme, papà e bambini. Ci spiace solo che debbano sprecare una giornata di lavoro centinaia di agenti da mezz’Italia per tenere a bada gente che deve imparare l’educazione e la democrazia. Sarà un altro problema che risolveremo quando torneremo al governo».
Sulla vostra manifestazione i grillini sono di fatto silenti. Il Pd dice che è giusto far parlare tutti, ma che dimostrerà coi fatti (e coi voti) che volete rubare un simbolo. Come la mettiamo?
«Io aspetto diversi ex elettori di sinistra e gente astenuta: insomma, attendo tanta curiosità. Piazza Maggiore non sarà una piazza già schierata».
Ma i Dem vi attaccano e criticano la vostra visione di Italia.
«Le città sono di tutti, siamo in democrazia, ognuno può proporre le sue idee. Bologna non è solo del Pd. Detto questo, al di là di Piazza Maggiore ‘mia’ o ‘tua’, dico che da lunedì sono disponibile a prendere il treno, andare a Roma e confrontarmi, se devo scegliere il primo tema, sulla Legge Fornero».
Con il Pd?
«Certo. Ho appena visto una signora, 60 anni, 36 di contributi, ora è disoccupata e per la legge Fornero deve aspettare 6 anni. Chiedo un confronto serio, positivo: non usciamo dalla stanza finché non abbiamo un accordo per superare la legge Fornero».
Insomma, propone un patto bipartisan?
«Sì, c’è una proposta di legge dell’ex ministro Cesare Damiano che voterei domattina se potessi. Ecco perché dico che la piazza di Bologna è aperta».
E il lavoro? È il principale problema dei giovani in Italia.
«È un problema per le famiglie: puoi raccontare degli 80 euro, del Jobs act, ma poi… La Fornero blocca migliaia di giovani che non entrano nel mondo del lavoro. Secondo Confesercenti la legge ha impedito a un milione di ragazzi di entrare nel mercato del lavoro. Ecco perché parleremo ai giovani e di giovani. Ed ecco perché ringrazieremo chi, spendendo di tasca propria, è venuto a Bologna da mezz’Italia. Aprirò e chiuderò il mio discorso con un grande ‘Grazie’».
Infine: nessun passo indietro dell’ultima ora di Berlusconi?
«No, viene, viene. Abbiamo anche visto insieme il Milan a San Siro».

Sole 24 ore