Dell’alta tensione prevista, questa mattina in via Gandusio, nessuna traccia. La dozzina di famiglie dei civici 6 e 8 che doveva essere sfrattata dall’ufficiale giudiziario, dopo che da tempo il loro contratto con Acer era scaduto e si trattava di fatto di un’occupazione abusiva, potrà rimanere nei propri alloggi fino al 12 aprile.
Ma sul finire di mattinata, passata senza scontri, gli attivisti di Asia-Usb e dell’associazione Pugno chiuso hanno deciso di occupare la palestra sottostante i palazzi, in disuso da anni. Un’occupazione nata per “per dare vita ad un centro di aggregazione popolare, solidale, di incontro e dibattito, di sport e socialità”, hanno fatto sapere gli attivisti che hanno intitolato lo spazio a Abd El Salam Eldanf, facchino, militante, delegato Usb che ha perso la vita durante uno sciopero a Piacenza.
Dal Comune, però, nessuna retromarcia sul maxi progetto che coinvolgerà i palazzi dai civici 6 al 12, di proprietà dell’ente. L’imponente opera di riqualificazione, garantita con un finanziamento regionale di 3,7 milioni, consentirà di aumentare i 160 alloggi a disposizione e i cantieri dovranno partire entro l’estate, pena la perdita d’accesso al fondo.
Attualmente in via Gandusio ci sono 80 alloggi assegnati con procedura Erp, 14 occupati senza titolo e per i quali sono in corso gli sfratti, 27 sfitti di cui 8 occupati abusivamente. Per 80 famiglie sono già iniziati i colloqui per gli spostamenti in altri immobili Acer. Il Resto del Carlino