NON È SOLO una partita di calcio. Lo si capisce dall’eccezionale dispositivo di sicurezza mobilitato dalla Questura per vigilare su ciò che avverrà intorno al rettangolo verde dello stadio Dall’Ara. Per l’amichevole di stasera fra Italia e Romania, primo impegno internazionale degli azzurri dopo i massacri di Parigi, saranno dispiegati poco meno di 200 operatori delle forze dell’ordine, fra reparti mobili di carabinieri, polizia e Guardia di Finanza, Digos e vigili urbani.
La sfida in sé non è di quelle considerate a rischio, ma il momento è talmente delicato che il questore Ignazio Coccia, solitamente silenzioso, ieri ha ritenuto di dover tranquillizzare tutti. «Non c’è alcun segnale particolare né per la partita né per la realtà bolognese», ha detto, invitando cittadini e tifosi a «stare tranquilli». In città, calcio a parte, sono già state rafforzate le misure di vigilanza anti-terrorismo, a cominciare dalla basilica di San Petronio, da sempre nel mirino degli integralisti islamici per un affresco che rappresenta Maometto all’inferno. L’impegno di stasera è, in questo quadro, uno sforzo supplementare, compiuto nella consapevolezza che sull’impianto bolognese saranno puntati gli occhi di tutta Italia. «Abbiamo rinforzato le misure di vigilanza sia fisse che dinamiche su quelli che possono essere considerati gli obiettivi sensibili – ha sottolineato il questore –. Per quanto riguarda la partita, ovviamente, abbiamo tenuto conto anche degli ultimi avvenimenti».
Il dispositivo di ordine pubblico è costruito sull’ossatura di quello super-collaudato che normalmente accompagna le partite casalinghe del Bologna, ma con un incremento di oltre un terzo degli uomini. Saranno soprattutto irrobustiti i filtraggi all’ingresso, con controlli capillari che potranno anche rallentare l’afflusso agli spalti. Chi si dovesse presentare con borse o zaini, sappia che sarà sottoposto a verifiche minuziose.
Oltre a tanti rumeni residenti a Bologna e nel resto della regione, al Dall’Ara sono attesi circa 100 ultras che normalmente seguono la loro nazionale all’estero. Non sono considerati particolarmente bellicosi e saranno collocati nella curva San Luca, tradizionalmente riservata ai tifosi ospiti. Tutto al Dall’Ara, insomma, è pronto. Ora, per scacciare gli incubi, manca solo un po’ di bel calcio.
Resto del Carlino