«Bologna vuole metterci i bastoni tra le ruote». Misano rischia il MotoGp. Sds Lonfernini non si defila

2015-motogp-italianiIl triangolo dei motori la Regione non l’ha proprio considerato. Nel progetto per la Motor valley presentato alla Bit (la fiera del turismo di Milano) non c’è spazio per quel progetto che univa idealmente Rimini, Pesaro e Tavullia nella ‘terra dei motori’, mettendo a sistema la MotoGp e Valentino Rossi, l’autodromo di Misano e il museo di Coriano dedicato a Marco Simoncelli. La Regione per il momento va avanti senza considerare la collaborazione con Pesaro, che Gnassi aveva iniziato a tessere nei mesi scorsi. E poi c’è il grande punto interrogativo sulla MotoGp. A parole, la scelta di puntare a Misano per le prossime edizioni non è in discussione. In realtà Imola, nonostante le dichiarazioni ufficiali, è tutt’altro che fuori dai giochi. Anche se l’autodromo imolese, per poter ospitare il Motomondiale, sarebbe costretto a investire non meno di 300mila euro.
Non è solo una questione di soldi, ma quelli contano. Perché sulle sorti di Misano pesa anche il ruolo di San Marino. «Noi non ci defiliamo – assicura il segretario di stato al Turismo della Repubblica Teodoro Lonfernini – ma stiamo valutando una diversa modalità di partecipazione (anche economica) alla MotoGp». E forse anche per questo più volte negli ultimi mesi il nome di Imola è saltato fuori. Ma l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, nega il derby: «E’ una totale falsità che la MotoGp si possa correre a Imola. Noi lavoriamo per garantire il futuro del Motomondiale sulla pista di Misano». Anche sul progetto della Motor valley, su cui la Regione è pronta a investire un milione di euro in promozione, Corsini assicura che «nulla vieta la collaborazione con Pesaro. L’abbiamo fatto anche per la Notte rosa». Ma che ci sia stato uno strappo, lo conferma tra le righe anche Gnassi: «Rimini è il naturale collegamento della Motor valley al vicino territorio di Pesaro e Tavullia. Nei mesi scorsi ci sono stati incontri positivi con il sindaco di Pesaro Matteo Ricci e i protagonisti di quel territorio. Il tema ora è come dare concretezza e gambe all’estensione del progetto nel Pesarese. A breve proporrò un incontro con Ricci e la Regione Emilia Romagna per capire come il territorio marchigiano può starci dentro con azioni concrete, soldi, iniziative, club di prodotto». Il Resto del Carlino