
(ANSA) – ROMA, 07 MAR – È stata da poco votata come miglior
calciatrice dell’Algarve Cup, un riconoscimento che rappresenta
un’ulteriore conferma dello splendido avvio di 2022 di Barbara
Bonansea. A metà gennaio l’attaccante della Juventus e della
Nazionale è stata inserita per la seconda volta consecutiva
nella Women’s World 11 stilata dalla Fifa e, un paio di
settimane dopo, il suo nome spiccava nell’elenco di campioni che
entreranno a far parte della Hall of Fame del calcio italiano.
“Sono scioccata, felice e al tempo stesso orgogliosa –
commenta la numero 11 azzurra – questo premio ha un significato
enorme che va oltre il rettangolo di gioco: dimostra che insieme
alle mie compagne qualcosa di bello nel mondo del calcio
femminile lo sto facendo”.
A unire le varie tappe della sua brillante carriera, iniziata
nei campetti di Bricherasio e proseguita a suon di trofei con le
maglie di Torino, Brescia e Juventus, è stata la passione e la
gioia con cui ha sempre inseguito i suoi sogni, compreso quello
di diventare calciatrice, che le ha permesso di raccogliere
l’eredità di Morace, Panico, Gabbiadini, Vignotto, Bertolini e
Gama, entrate a far parte della Hall of Fame prima di lei.
“Questi nomi hanno segnato le diverse epoche del nostro sport,
quindi è veramente bello far parte di questo gruppetto – dice
una divertita Bonansea -. Quando ero piccolina ignoravo il
calcio femminile, non sapevo neanche di essere in compagnia con
altre ragazze che amavano giocare a calcio. Quando ho iniziato a
conoscerlo sono rimasta colpita da Melania Gabbiadini, con cui
ho avuto la fortuna di giocare in Nazionale. Per me è stata
un’icona, era fortissima e al tempo stesso umile”. Il legame
indissolubile che unisce Bonansea con l’azzurro – impreziosito
da 26 reti in 79 presenze – comincia nel 2006. “Il primo e più
nitido ricordo dell’Italia risale al Mondiale tedesco. Avevo 15
anni – ricorda – e andavo a vedere tutte le partite all’oratorio
del mio paese. Quei momenti di vicinanza con le altre persone,
tutte lì per tifare la stessa squadra, mi hanno fatto
comprendere l’importanza della Nazionale, che raggruppa, unisce
e ci permette di condividere emozioni”. (ANSA).
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