Boss Ineos,nessuno può dire se Tour arrivera’ a Parigi

(ANSA) – ROMA, 28 AGO – “Proveremo ad arrivare fino in fondo,
a Parigi. ma nessuno sa cosa succederà”. L’ombra del coronavirus
aleggia anche sul Tour de France, al via domani da Nizza, con
due mesi di ritardo. “Che il Tour si corra – ha detto David
Brailsford, manager della Ineos-Grenadiers che schiererà al via
il campione in carica Egan Bernal – E’ importante, ma a un certo
punto se il rischio per i corridori e le squadre, sara’
necessario tenerne conto con responsabilita’”.egli ultimi anni”.
    “Ci sono dibattiti sull’inizio del nuovo anno scolastico,
sulle condizioni igienico-sanitarie, speriamo di poter tornare
alla normalità – le parole di Brailsford – Lo sport è uno di
questi. Molte misure sono state prese dagli organizzatori per
ridurre al minimo i rischi in modo significativo. L’ASO
(organizzatore del Tour de France) ha lavorato molto duramente
per permetterci di venire. Sì, il Tour avrà luogo. Questo non è
importante solo per il Tour ma per lo sport in generale. Se in
un dato momento vediamo che ci sono troppi rischi per i
corridori, le squadre, la società, sarà necessario tenerne
conto, per essere responsabili. Non lo sappiamo, nessuno sa cosa
succederà, ma proveremo ad arrivare a Parigi”. “Il Tour de
France dura tre settimane – ha aggiunto – non c’e’ fretta di
prendere la maglia gialla nel caso in cui la gara venga
interrotta e finisca prima. Siamo qui per un tour normale e se
cambia, cambierà. Correremo come negli ultimi anni” (ANSA).
   


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