BOSSI E’ MEGLIO CHE NON COSTITUISCA UNA SOCIETA’ A SAN MARINO

Siamo rasenti all’incredibile e incomprensibile. In Italia un consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), l’avvocato Matteo Brigandì, eletto in quota Lega Nord, è stato dichiarato decaduto per non aver comunicato alla commissione titoli dell’organo di autogoverno dei magistrati italiani di essere amministratore della Fin Group SpA, una holding di partecipazioni che fa capo al Carroccio di Umberto Bossi.

Fin qui è cronaca dei giorni addietro. Ora però in un intervista a “Il Secolo XIX”, l’avvocato Brigandì, rilascia dichiarazioni che per una persona che segue le cronache quotidiane della Repubblica di San Marino non possono che far sobbalzare dalla sedia e lasciarci basiti.

Facciamo prima una piccola panoramica in merito ad una idea che si sta facendo fortemente strada a San Marino. Per tanti sul Titano le imprese a zero dipendenti, con una cassetta delle poste svuotata saltuariamente, magari senza un numero telefonico, sono da chiudere. Punto e basta. Pregiudizio o no, a giudizio di taluni, queste sono indubbiamente società che operano nel torbido, per cui una azione amministrativa preventiva di revoca a prescindere non può che far bene al buon nome dell’economia sammarinese.

Ora veniamo al punto. Passandomi sotto mano una intervista del decaduto membro del Consiglio Superiore della Magistratura, Matteo Brigandì, mi sono detto: ma guarda, se la Lega Nord avesse voluto costituire la sua holding a San Marino gliela avrebbero fatta chiudere e magari, questo sicuramente un lato positivo, Brigandì non sarebbe decaduto dal CSM.

Infatti, ecco cosa afferma Brigandì nell’intervista: “..la Fin Group ha sede legale presso un commercialista (quindi senza disporre di un immobile esclusivo, ndr.), non ha sede operativa, non ha dipendenti, non ha numero telefonico, negli ultimi 14 anni fatturato zero”.

Se consideriamo che stiamo parlando di una società della Lega Nord (non una forza politica qualunque), il suo amministratore è un membro del Csm, già questi sono elementi significativi e di peso. A fronte di questo, ascoltare i propositi depennanti  sammarinesi ci porta a credere che se si reagisce con gli istinti rischiamo di percorrere strade insensate, irrazionali e controproducenti.

E per quanto riguarda i paradossi, per ora ci fermiamo qui. Ci atteggiamo ai comportamenti delle tre scimmiette, ad esempio, osservando che proprio mentre il governo italiano dichiara forti perplessità sulla permanenza dell’Italia nell’Unione europea, simmetricamente a San Marino si lavora per entrare in Europa. La legge di contrappasso?   

(17 aprile 2011)

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