Botta e Risposta Avvocati Rimini-San Marino

In Merito alla lettera del Presidente dell’Ordine degli Avvocati Manuel Micheloni , l’avv. Nucci (italiano) afferma che “non è accaduto nulla di tutto ciò. Esiste un trattato tra le due nazioni e non posso porre nessun divieto che divenga legge, in contrasto con quella normativa.
È chiaro che un professionista sammarinese, per esercitare in Italia, deve essere affiancato a un legale italiano, ma così come avviene in Repubblica attraverso le domiciliazioni. Insomma, il cliente che i due legali vanno a rappresentare, deve dare il mandato ad entrambi
”.”

Avv. Lombardi (italiano):Per un tacito accordo ed in virtù di una nobile e consolidata consuetudine gli avvocati italiani, soprattutto penalisti, hanno da sempre potuto esercitare anche nel Tribunale sammarinese.
La presa di posizione del Consiglio dell’Ordine del Titano, che tende ad impedire tale prassi, mi sembra quanto meno inopportuna in considerazione del particolare momento che anima i rapporti tra i due Stati. In questo momento abbiamo bisogno tutti di mettere in risalto le affinità e le collaborazioni tra Italia e San Marino piuttosto che aprire nuovi fronti di scontro.
Per questo, chiederò in tempi brevi un incontro con le Autorità sammarinesi per verificare la loro disponibilità al fine di risolvere questo increscioso ‘incidente diplomatico’ tra ordini forensi.

L’Avv.GianNicola Berti (San Marino) – la presa di posizione dell’Ordine sammarinese è pertinente. Fra i due ordini ci sono sempre stati ottimi rapporti. Ma quanto è avvenuto è un atto palesemente discriminatorio nei confronti dei quali non si poteva rimanere in silenzio. Apprezzabile l’invito che arriva da Lombardi a voler risolvere la questione. Siamo disponibili, ma un passo indietro lo devono fare anche gli avvocati riminesi, perché i toni di questi ultimi tempi su questa tematica sono contrari alla Convenzione di Amicizia e Buon Vicinato del ’39 siglata dai nostri Paesi

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