Botta e risposta tra il Patto di San Marino e Fiorenzo Stolfi

Tito Masi, ieri,  aveva iniziato con la seguente dichiarazione di politica estera “Abbiamo dato la disponibilità a firmare l’accordo di cooperazione con l’ Italia anche il giorno prima delle elezioni evidentemente non è solo un problema di instabilità politica”. Alludendo a qualche responsabilità odierna nella gestione della cosa estera. Proseguendo ancora affermava che ’’Bisogna tornare alla “normalizzazione dei rapporti collaborando amministrativamente, rispetto degli impegni assunti e contrasto delle operazioni illecite che danneggiano la nostra immagine” ed ancora “Chi si è reso responsabile di questo atteggiamento non può avere la titolarità degli esteri”. Sulla recente diffida dell’Asset agli organi di Stampa ribadisce “ non opportuna” la riconferma dei vertici letta come una provocazione nei confronti della magistratura e delle autorità italiane. È perplesso anche per il nuovo coinvolgimento nell’inchiesta “Camaleonte”. La “Byrò sotto inchiesta è ancora attiva a San Marino – spiega Masi– con zero dipendenti e soprattutto tra i suoi soci risulta la fiduciaria dell’Asset, San Marino Asset Management che si è chiamata fuori”.

Continua Pasquale Valentini puntando il dito sulla coalizione avversaria “è necessario un cambio della politica e un cambio di persone, dice, non bastano i convegni sulla criminalità organizzata, bisogna dare concretezza alle esigenze, la repubblica deve monitorare e intervenire al suo interno e la politica allo stesso tempo deve fare accordi bilaterali in un clima di trasparenza’’

 

Augusto Casali:’’la guardia di finanza al confine costantemente, le imprese strette nella morsa dell’ esterovestizione, il sistema bancario assediato dalle procure italiane. Livelli di rapporto mai così bassi tra i due paesi.Il ripristino dei vertici Asset ha creato turbativa, così come l’atteggiamento degli esteri sulle rogatorie’’

Circa la diffida dell’istituto di credito replica” sarebbe meglio che i sammarinesi cominciassero a diffidare di certe banche”.

 

Angela Venturini dell’Unione sammarinese dei Moderati. Atteggiamento superficiale degli esponenti di riforme e libertà, e chiede di cambiare pagina, soprattutto sulle voci che vedono rivistogli articoli 1 e 12 dell’accordo di cooperazione. Bisogna  fare chiarezza in un rapporto bilaterale che non veda la sudditanza del nostro Paese. Autorevolezza e credibilità che riforme e libertà non ha saputo esprimere.

 

Oggi la piccata replica del Segretario Fiorenzo Stolfi:

 

 

Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fiorenzo Stolfi, in viaggio negli Stati Uniti, ha appreso della Conferenza stampa odierna dove, il Patto per San Marino, ha concentrato i suoi attacchi alla politica estera e così ha commentato: “Nella migliore tradizione della scorrettezza politica che caratterizza i nostri avversari, si parla di politica estera quando il Segretario agli Esteri è lontano e non può quindi replicare direttamente. Per questo motivo annuncio che, al mio rientro, convocherò un’apposita Conferenza stampa per ribattere, punto su punto, alle accuse qualunquiste del Patto per San Marino.

Ribadisco, per ora, solo alcuni concetti che, peraltro, sono noti ai sammarinesi, sulla cui capacità di giudizio confido, al contrario di chi pensa di poter raccontare loro qualunque sciocchezza ed essere creduto. A Masi vorrei chiedere perché, fino a quando ha fatto parte della maggioranza, ha sempre condiviso la politica estera ed oggi, invece, la reputa sbagliata. Forse, Alleanza Popolare, che dai sondaggi risulta perdere sempre più consensi e che sta rinnegando, da partito inaffidabile e incoerente, tutte le posizioni del passato, a cominciare dalla storica contrapposizione alla DC,  non sa più cosa dire per allontanare lo spettro della sconfitta e si aggrappa penosamente ad accuse infondate e tendenziose, quali quella della presunta ingerenza sulla rogatoria Asset. Vorrei anche ricordargli che le attuali norme non consentivano ad alcuno di intromettersi nella riconferma dei vertici di quella banca e che, pertanto,  l’Esecutivo non poteva intervenire come forse lui avrebbe fatto, vista la sua smania di potere e di avere il controllo sulla vita e sulla morte delle attività economiche del Paese.

Da Casali, che la politica estera la faceva al mercato del Borgo, non accetto lezioni e, a Valentini, vorrei dire che la politica estera non si fa solo con la Curia.

Noi abbiamo impiegato due anni per convincere l’Italia che la politica estera non si faceva più alla maniera di Gatti, ai cui tempi, si,  che eravamo assediati dalla guardia di finanza!

 Tranquillizzo infine la Venturini sugli articoli 1 e 12 del futuro Accordo: le soluzioni erano a portata d’intesa ma lei deve semmai ringraziare il suo alleato Tito Masi che, con la crisi è riuscito a bloccare tutto. Dico infine, proprio a Masi, che è troppo comodo dare la disponibilità a firmare un giorno prima delle Elezioni, dopo aver provocato ad arte una crisi che, di fatto, non solo ostacola l’iter dell’Accordo ma ferma irresponsabilmente l’intero Paese.”

 

SEGRETERIA DI  STATO PER GLI AFFARI ESTERI  E POLITICI, LA

PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

COMUNICATO STAMPA

 

Chissà quale sarà la risposta del PATTO PER SAN MARINO, che sicuramente non si farà attendere.

 

 

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