
(ANSA) – LE HAVRE, 20 SET – “Sono molto felice per
l’opportunità di essere in Nazionale, è il sogno di ogni
giocatore, di ogni bambino, essere qui. So che siamo vicini alla
Coppa del Mondo, mancano 50 giorni, ma sono venuto qui per
ottenere il mio spazio dando il massimo di me stesso in questi
dodici giorni di partite e allenamenti. Sono venuto qui per dimostrare a Tite che sono capace, che lui può contare su di me
e quindi meritarmi un posto nella lista per la Coppa”.
Dal ritiro del Brasile a Le Havre, parla lo juventino Bremer,
uno dei due nuovi difensori centrali, l’altro è il romanista
Ibanez, che il ct della Seleçao Tite ha chiamato per provarli in
vista dei Mondiali in Qatar. Con le convocazioni di Bremer e
Ibanez, in tutto Tite ha chiamato, da subito subito dopo Russia
2018 a oggi, quindici difensori centrali ma solo tre hanno il
posto assicurato per il Qatar e sono Marquinhos, Eder Militato e
Thiago Silva. Così ecco che i due esordienti provenienti
dall’Italia hanno la possibilità di giocarsi le loro chance.
“Penso che in Italia si giochi un calcio molto tattico dal
punto di vista difensivo – le parole di Bremer -, e di sicuro da
lì sono arrivati alcuni dei migliori difensori centrali del
mondo, come Maldini, Nesta e Cannavaro. In Italia prima di
allenarsi con il pallone ci si dedica alla parte tattica. Io ho
parlato molto con Chiellini, e in Serie A ho avuto allenatori
che mi hanno insegnato tante cose. Penso che per i difensori
l’Italia sia il top, una delle scuole migliori, e ciò aiuta
molto”.
Ovvio che Bremer, prima di rispondere alla chiamata di Tite
abbia parlato con i suoi compagni nella Juve e ora anche nella
Seleçao. “Sì, ho parlato molto con Danilo e con Alex Sandro –
rivela -, e mi hanno aiutato con alcune cose. Essendo la mia
prima volta, loro mi danno consigli, sono persone che alla
Juventus mi hanno aiutato, sono sempre un punto di riferimento
per me”.
Una battuta sulle due amichevoli del Brasile: “in nazionale
sappiamo di essere forti, Ghana e Tunisia non le seguo molto,
guarderò i video, ma voglio la mia opportunità, non dipende solo
dal gioco. In ogni momento della partita ci sarà una difficoltà,
il che è normale e spero di esserci per rispondere nel migliore
dei modi”. (ANSA).
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