- Non entro nella descrizione dei pregi di questa legge (ci ha pensato relatore in maniera egregia). Si tratta di una buona legge, che ci rende trasparenti e avanzati rispetto al resto della Comunità Internazionale, sicuramente ci nobiliterà rispetto a organismi internazionali.
- Voglio esprimere 2 concetti sull’aspetto “esterno” di questa legge, cioè sul suo valore “segnaletico” delle nostre volontà.
- Leggi antiricilaggio, leggi di mitigazione segreto bancario, leggi su anonimato societario, ora legge su scambio di informazioni. C’è stato un percorso potente in questi anni, obiettivamente abbiamo fatto una rivoluzione nella nostra operatività e nei nostri modi di operare in pochi anni, che non è stato riconosciuto dall’esterno come avremmo voluto.
- Molti hanno sposato la tesi di un Italia che non vuole fare accordi perchè non siamo abbastanza trasparenti e collaborativi, ma credo che queste leggi, specie quest’ultima, dimostrino il contrario.
- Ci sono tanti aspetti in cui questo Paese ha bisogno di aiuto e di collaborazione dal vicino italiano:ad esempio lotta alla malavita e alle mafie in primis, su cui l’Italia ha certo più esperienza di noi; vigilanza sul settore finanziario e in tema di antiriciclaggio; formazione delle forze dell’ordine.
- Non siamo perfetti, e siamo disposti a incamminarci lungo una nuova via, ma abbiamo bisogno di aiuto, e non di ostilità, dal nostro vicino.
- Se nemmeno con questa legge, che ripeto si aggiunge ad altre, riceveremo aperture di credito e collaborazione dall’Italia, allora forse giungeremo ad una conclusione che io da un po’ sospetto, da quando non abbiamo avuto risposte alla deliberazione unanime del CGG del Giugno 2010 in cui si dava disponibilità a trattare su tutto.
- Il dubbio sarebbe a quel punto che la firma non arriva non perchè manchiamo di trasparenza ma perchè l’Italia su di noi ha altri obiettivi, che attengono alla nostra sovranità, obiettivi che pubblicamente non può ovviamente dire.
- In questo caso, sarà bene che non perdiamo tempo a fare speculazioni politiche e accuse sull’efficacia o meno di un’azione di politica estera e finanziaria, ma che pensiamo a come proteggerci da una situazione per noi davvero pericolosa. E a che tipo di economia impostare di fronte ad una situazione in cui l’interscambio con l’Italia diventerà impossibile, perchè tutto ciò che verrà da San Marino e a San Marino sarà trattato come peste in Italia. E questa riflessione dovremo farla in tempi brevissimi.
- Ovviamente spero di sbagliarmi, e spero che questa serie di leggi per la trasparenza e la collaborazione, di cui questa è probabilmente la più importante, servano a raggiungere le firme auspicate e a rilanciare una collaborazione che ci consenta di crescere e migliorare ancora nell’applicazione di queste stesse leggi, con l’aiuto del nostro vicino.