Piazza Affari parte in moderato rialzo, trascinata dai finanziari, con gli investitori che mostrano un cauto ottimismo nel giorno del referendum sulla permanenza della Gran Bretagna nell’Unione Europea.
È una giornata di attesa e lo sarà anche per le Borse con i mercati con il fiato sospeso per l’esito del referendum in cui i cittadini del Regno Unito decideranno sulla permanenza della Gran Bretagna nell’Unione europea. L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dell’1,07% superando la soglia dei 16mila punti dopo il netto calo di settimana scorsa seguito da un parziale recupero, mentre lo yen rimane in una fascia di oscillazione robusta tra 104 e 105 nei confronti del dollaro. Hanno chiuso invece leggermente negative le borse cinesi con l’indice Composite di Shanghai a -0,47% e quello di Shenzhen a -0,32%.
Partono in rialzo tutti i mercati europei mostrando un cauto ottimismosull’esito del voto. Milano, trascinata dai finanziari, guadagna lo 0,49%, Parigi lo 0,7% e Francoforte lo 0,63%. In linea anche la Borsa di Londra a +0,6%. A Piazza Affari il Banco Popolare sale del 2,9% all’indomani della chiusura con successo dell’aumento di capitale da un miliardo di euro, operazione propedeutica alla fusione con Bpm (+1,6%). Ubi, a pochi giorni dalla presentazione del piano industriale in calendario lunedi’, segna un rialzo dello 0,35%. Intanto circola il nome del numero uno, Victor Massiah, nella rosa di candidati per la poltrona di ceo di Unicredit (-0,16%).
Corriere.it