Urne chiuse nel Regno Unito: i risultati definitivi sulla Brexit arriveranno solo domattina. Le Borse scommettono sul “Remain”. Ma i sondaggi restano ancora incerti.
È il giorno della Brexit. È il giorno della verità. Piogge torrenziali e allerta inondazioni hanno segnato la giornata dello storico referendum britannico.
Per il Sun, il tabloid a favore della Brexit, potrebbe essere il “Giorno dell’Indipendenza”, mentre il Times non nasconde la sua inquietudine in quello che rischia di essere il “Giorno del Giudizio”. Circa 46,5 milioni di cittadini sono stati chiamati a votare il referendum indetto dal premier David Cameron sulla permanenza o l’uscita dall’Unione europea. Comunque vada a finire, però, niente sarà più come prima.
Cameron, che ha messo in gioco la sua credibilità guidando la campagna a favore della permanenza nella Ue, ha votato a Londra senza rilasciare dichiarazioni. Solo più tardi, su Twitter, ha lanciato un appello ai suoi compatrioti a optare per “un futuro migliore”. Il numero degli aventi diritti al voto è record. Secondo la Electoral Commission sono 46.499.537 e in base a un sondaggio della Electoral Reform Society, il 67% intende recarsi alle urne, una percentuale superiore al 66% delle elezioni politiche del 2015. I mercati oggi hanno mostrato di credere alla vittoria del Remain, con le Borse e la sterlina in rialzo. Molto più incerto l’esito del referendum secondo i sondaggisti. Mentre Popolus vede gli europesisti in vantaggio con il 55% e ConRen con il 48%, altri sondaggisti assegnano al fronte del “Remain” un vantaggio molto più risicato e altri ancora vedono prevalere, sia pur non di molto, il “Leave”.
I risultati arriveranno via via nel corso della notte. Solo domattina, verso le 7 (ora inglese) si dovrebbero avere numeri conclusivi o quasi. “Sulle 382 circoscrizioni di voto – scrivono gli analisti di Vontobel – sono molto attesi i risultati del Sunderland, che dovrebbe essere una delle prime aree ad annunciare l’esito del referendum e potrebbe dare una buona indicazione del risultato complessivo dell’intero paese”. In base a uno studio del professore dell’Università dell’East Anglia, Chris Hanretty, il Sunderland probabilmente voterà per l’uscita dall’Ue con un margine del 6%. Se il margine si rivelerà superiore al 6%, secondo lo studio potrebbe essere probabile che l’intero Regno Unito voterà a favore del Brexit. Se invece il margine sarà minore, diventa più probabile la scelta di rimanere. Alle 3,30 dovrebbero essere invece disponibili i voti dal Lancaster che secondo i sondaggisti potrebbero riflettere il risultato totale del Regno Unito, cioè dare un’idea di come il Paese nel suo complesso ha votato.