Bruxelles, presunta interferenza blocca il Gps: aereo di von der Leyen costretto ad atterraggio in “emergenza”. Opera di 007 di Mosca?

Attimi di tensione ieri pomeriggio, domenica 31 agosto, per la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il cui aereo è stato costretto ad atterrare senza l’ausilio dei sistemi di navigazione elettronica. L’incidente, riportato dal Financial Times, è stato causato da un presunto attacco di interferenza russa che ha disattivato il Gps nell’aeroporto bulgaro di Plovdiv, dove von der Leyen stava arrivando da Varsavia.

Secondo tre funzionari informati sull’accaduto, l’intera area aeroportuale ha subito un blackout dei servizi satellitari, costringendo il pilota a sorvolare l’aeroporto per circa un’ora prima di atterrare utilizzando mappe cartacee. Gli esperti hanno definito l’episodio un chiaro caso di “jamming” o “spoofing” Gps, tecniche impiegate tradizionalmente in ambito militare e sempre più utilizzate da alcuni Paesi, tra cui la Russia, per interferire con la navigazione civile.

Negli ultimi anni, episodi simili hanno interessato soprattutto il Mar Baltico e gli stati dell’Europa orientale vicini alla Russia, colpendo non solo aerei ma anche imbarcazioni e sistemi civili di navigazione. Fortunatamente, l’atterraggio è avvenuto senza incidenti e, dopo la visita ufficiale, von der Leyen ha lasciato Plovdiv sullo stesso aereo in sicurezza.

L’episodio mette nuovamente in luce i rischi della vulnerabilità dei sistemi di navigazione satellitare, anche per i voli civili, e riaccende il dibattito sulla necessità di garantire sicurezza e resilienza in ambito aereo e logistico internazionale.