Bruxelles. Renzi: «L’Europa è in ritardo, non l’Italia»

Matteo Renzi«È stato un Consiglio europeo molto combattuto», e «ci sono state un paio di discussioni di quelle vere: ne sono molto soddisfatto, con rispetto ai Paesi alleati e amici»: così il premier Matteo Renzi in conferenza stampa al termine del vertice Ue.

Renzi ha però chiarito che c’è stato «tutto tranne che un attacco alla Germania. Ho posto delle domande alla cancelliera Angela Merkel, con la quale ho un legame di amicizia e stima che non mi impedisce di formulare quesiti, dagli aeroporti greci al Northstream». Berlino «non appare come il donatore di sangue dell’Europa».

«Ho portato dei dati» a fronte della «stravaganza della richiesta di procedura, in questo augusto consesso» da cui emerge che «Chi è in ritardo è l’Europa non l’Italia». «In questi mesi l’Italia ha fatto grandi riforme. Per questo, a testa alta, chiediamo che l’Europa cambi, che ci sia più crescita, che sia più attenta ai valori sociali e all’occupazione e non sia solo politiche tecniche, burocratiche o vincoli che appartengono al passato», ha detto ancora il premier.

Quello appena concluso è stato «un Consiglio europeo molto dibattuto» in cui «si è fatto un paio di discussioni di quelle vere anche con paesi amici». Lo dice il premier Matteo Renzi indicando che le «discussioni serie» sono state «sull’unione energetica, sull’unione bancaria, sulla direzione della Commissione e sulla politica economica».

È un «anno in cui possiamo dire di aver portato a casa risultati significativi: sulla flessibilità uno spazio di azione fino a 16,5 miliardi di euro, uno spazio importante».

Poi Renzi ha parlato del caso banche e della mozione di sfiducia alla Camera per il ministro Boschi: «Leggendo l’intervento del ministro Boschi e le risposte in aula, mi pare del tutto evidente che si sia trattato di un clamoroso boomerang per il Movimento 5 stelle. Questo governo ha salvato 1 milione di persone. Non c’è alcuna reticenza a dire che ha permesso di salvare 7.200 stipendi ed un milione di correntisti e senza mettere un centesimo di denaro pubblico: lo abbiamo fatto con i soldi delle banche». E, continua «lo abbiamo fatto senza alcun conflitto di interessi». La mozione di sfiducia «ha paradossalmente consentito al ministro Boschi di dimostrare che non c’è stato alcun favoritismo». «Il tempo delle leggi ad personam è finito» ha concluso il presidente del Consiglio.

Merkel: «Scambio con Renzi, ma troveremo accordo». «Il vertice Ue è un posto noto per lo scambio di diverse visioni, l’Italia è per la comunione dei depositi e vorrebbe partecipare a Southstream, anche la Bulgaria ha obiezioni, non è la prima volta che abbiamo diverse opinioni ma alla fine troviamo un accordo»: così Angela Merkel rispondendo a chi le chiede del ‘vivace scambiò con Renzi.

Il Messaggero