Diventano un caso le parole di Berlusconi a Porta a Porta, secondo cui Putin “voleva sostituire Zelensky con un governo di persone perbene”. Il Cav ha poi precisato: ‘Noi con l’Ue e la Nato’. Ma non è bastato.
All’attacco il segretario Dem, Enrico Letta. Quelle di Berlusconi su Putin “son parole scandalose e gravissime. Mi chiedo e chiedo a Meloni se le condivide e se gli italiani possano condividerle. Peraltro sono parole sconclusionate; gli aiuti li ha votati Berlusconi stesso con Fi sostenendo Draghi. Siamo oltre l’immaginabile, sono parole che fanno piacere a Putin. Se domenica sera se vince la destra il primo felice sarebbe Putin. Noi siamo sempre contro l’aggressore che come dice lo stesso Berlusconi, ‘usa le truppe per mettere le persone perbene’”.
Duro anche Carlo Calenda, leader del terzo polo, a 24 Mattino su Radio 24. “Ieri Berlusconi ci ha portato fuori da ogni tipo di alleanza europea ed euro-atlantica. Ieri Berlusconi ha parlato come un generale di Putin. Ma una coalizione che litiga su tutto vuol dire Italia in default. Altre soluzioni significano Italia al disastro. Qui o noi ci mettiamo in testa che stiamo in un mare agitatissimo, o ci spaccheremo la testa.Io la faccio molto semplice: se si vota Pd è un voto buttato, se si vota destra è un disastro annunciato. Noi non possiamo scegliere altro che il terzo polo per mantenere il paese in sicurezza”.
Interviene il portavoce di Zelensky. “Putin è al potere da più di 20 anni. Ha ucciso o imprigionato gli avversari politici. Ha mandato un esercito di assassini stupratori nel territorio di uno Stato sovrano. Ha organizzato un massacro in Siria, è responsabile dell’abbattimento di un aereo passeggeri con 300 persone nel 2014. E ora minaccia le armi nucleari. Quindi, se capiamo bene, Berlusconi si fida di lui e usa il suo esempio per definire chi è persona rispettabile e chi no?”, dice a Repubblica Seriiy Nykyforov, aggiungendo sul voto in Italia: “E’ essenziale che i cittadini scelgano candidati che abbiano e seguano i giusti principi morali”.
L’AFFONDO DEL CENTRODESTRA CONTRO VON DER LEYEN
“Penso che sia assolutamente chiaro che la presidente von der Leyen non è intervenuta nelle elezioni italiane quando ha parlato di strumenti e ha fatto riferimento a procedure in corso in altri Paesi”. Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer, rispondendo ad una domanda sulle parole di von der Leyen alla Princeton University.

Nella sua risposta la presidente Ursula von der Leyen “ha esplicitamente detto che la Commissione lavorerà con tutti i governi che usciranno dalle elezioni e che vogliono lavorare con la Commissione europea”, ha aggiunto Mamer. La presidente “ha cercato di spiegare il ruolo di guardiana dei Trattati della Commissione e in particolare nel campo dello stato di diritto”, ha aggiunto Mamer.

“Il Ppe ha condannato l’invasione russa fin dal primo giorno. In modo inequivocabile. Ha sostenuto e guidato le sanzioni contro la Russia. Incrollabilmente. Ha sostenuto l’invio di aiuti militari e umanitari all’Ucraina. Con fermezza. I tentativi di suggerire il contrario sono assurdi. Punto”. Lo ha scritto in un tweet il segretario generale del Partito Popolare europeo, Thanasis Bakolas. In un precedente tweet, dopo le polemiche sulle parole di Berlusconi, il Ppe aveva sottolineato come “la posizione di Forza Italia è cristallina: sostiene l’Ucraina nella lotta alla guerra illegale della Russia”.
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