Il governo di San Marino ha giurato ufficialmente nella cerimonia che segna l’inizio della 31esima Legislatura. Ai nuovi ministri spetta ora il compito di concretizzare le promesse fatte durante la campagna elettorale e di realizzare il programma di governo delineato.
Gli auguri di buon lavoro sono d’obbligo, ma è essenziale ricordare immediatamente la grande responsabilità assunta. San Marino si trova di fronte a sfide strategiche che richiedono decisioni coraggiose e tempestive. Tra queste, l’integrazione nel Mercato Unico, la gestione del sistema sanitario, l’energia, e le politiche abitative. Il programma presentato è ampio e ambizioso, coprendo ambiti istituzionali, economici, sociali e ambientali.
In un inizio di legislatura caratterizzato da un dibattito acceso all’interno della stessa, corposa, maggioranza, il governo ha l’onere di dimostrare coesione e determinazione. La fiducia dei cittadini, conquistata con le promesse elettorali, deve essere consolidata attraverso azioni e risultati tangibili. È fondamentale che i nuovi Segretari di Stato operino con trasparenza, integrità e dedizione, ascoltando le esigenze della popolazione, delle categorie economiche, delle parti sociali, agendo con responsabilità e competenza.
L’auspicio è che questo esecutivo possa segnare un punto di svolta per San Marino, risolvendo le questioni più urgenti e lavorando per il bene comune. Ogni membro del Congresso di Stato ha il dovere di mettere in pratica le proprie competenze per contribuire al progresso del Paese. Il percorso non sarà facile, ma sono certo che con impegno, dedizione e le determinanti sferzate dell’opposizione, i risultati non tarderanno ad arrivare.
Mancava l’ultimo pezzo del puzzle, ma ora il quadro è completo. Un nuovo capitolo di storia ha inizio: i Segretari di Stato avranno la forza di rompere con i vecchi schemi e guidare il cambiamento?
La speranza – mi rivolgo direttamente a ognuno di voi – è che possiate portare avanti il vostro mandato mantenendo sempre al centro l’interesse collettivo.
David Oddone
(La Serenissima)