BUONGIORNO RIMINI. Oggi in edicola, 29 settembre 2025

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Cosa cantavano i riminesi per strada nel XIV secolo? 176 frammenti di spartito ritrovati in un manoscritto ci aiutano a scoprirlo. Intervista a Francesco Zimei…

Oggi in edicola, 29 settembre 2025

Alberghi in svendita
Sui portali di settore sono presenti circa una cinquantina di strutture riminesi sul mercato. Ma il numero potrebbe essere più alto per la possibile esistenza di trattative private. I prezzi variano da 328mila euro nelle zona di Bellariva e Viserbella, si tratta di strutture piccole, passando per cifre da 1,1 a 2,3 milioni per gli hotel collocati nei viali storici come Regina Elena o Porto Palos, fino a 3 milioni per realtà più grandi, in vendita a Miramare. “Si tratta quasi sempre di alberghi marginali, strutture dove non c’è il ricambio generazionale o che da anni vengono date in affitto e a un certo punto la proprietà decide di chiudere”, commenta la presidente di Federalberghi Patrizia Rinaldis. Strutture inadeguate per gli attuali standard qualitativi e a volte anche per le norme di sicurezza. “Aspettiamo i nuovi strumenti regionali per la riqualificazione, ma temo che non siano sufficienti. Credo serva un intervento nazionale” (ilCarlino).

Un ordine del giorno per Gaza
Domani in consiglio comunale a Rimini si discuterà l’ordine del giorno ‘Gaza: partire dalle città per unire le nazioni’. L’iniziativa è promossa da 8 consiglieri di maggioranza per sollecitare il Governo italiano a riconoscere lo Stato di Palestina, coerentemente con le deliberazioni di Onu e Ue, ribadire che la pace si fonda su tutela della vita e del diritto internazionale, arrivare alla creazione di due stati per i due popoli. L’ordine del giorno impegna il comune a promuovere iniziative di pace e solidarietà sul territorio. Obiettivo, “dare un segnale chiaro: dalle città può partire una voce di pace, e da una città come Rimini, con la sua storia, questa voce si alza fortissima” (ilCarlino, Corriere).

Assemblea Onu, San Marino assente al discorso di Netanyahu
L’altro giorno all’Onu, San Marino è risultato tra gli stati assenti durante l’intervento del premier israeliano Netanyahu, finendo tra i 76 Paesi che hanno disertato il momento in segno di protesta. Tuttavia, nel caso del Titano, non si è trattato di un atto politico. Per motivi di sicurezza, non era stato reso noto l’orario della comunicazione di Netanyahu. La delegazione era assente per partecipare ad altri impegni già fissati, si è affrettata a spiegare la segreteria di stato. Nel suo intervento, il segretario Luca Beccari ha ribadito l’importanza del multilateralismo, condannato gli attacchi del 7 ottobre ma anche chiesto un cessate il fuoco immediato e l’accesso umanitario per Gaza. Infine, San Marino ha formalmente annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina supportandone l’ammissione all’Onu “come membro a pieno titolo” (Corriere).

Zero fame nel 2030? L’obiettivo è molto lontano
Sono state oltre 670 milioni le persone nel mondo che nel 2024 hanno sofferto la fame. Entro il 2030, anno in cui l’agenda Onu segna l’obiettivo ‘Fame zero’ potranno scendere di non molto, a 512 milioni. Il rapporto  arriva dall’elaborazione di dati Fao, Ifad, Unicef, Wfp e Who diffusi dalla comunità Papa Giovanni XXIII, sabato e domenica nelle piazze italiane per promuove l’iniziativa ‘Un pasto al giorno’ ideata 40 anni fa da don Oreste Benzi. All’epoca, “scoprimmo che bastavano 10.000 lire per garantire ad un bambino che soffriva di malnutrizione di nutrirsi in maniera sana per un mese”, racconta la missionaria riminese Elisabetta Garuti, 77 anni, di cui sette in servizio in Zambia, al Corriere di Bologna. Oggi, “il rialzo vertiginoso dei prezzi è una livella. Vale per il mondo occidentale come per il terzo mondo” (Corriere di Bologna).

Le tensioni del liceo Serpieri in un romanzo
‘A domani ragazzi’ è il titolo del romanzo di Giovanni Pannacci, ex docente del liceo Serpieri di Viserba, liberamente ispirato alle tensioni tra presidenza, da un lato, studenti e docenti, dall’altro, vissute nell’istituto riminese lo scorso anno. Protagonisti sei ragazzi. Protestano per la negata assemblea d’istituto. Lo fanno con una performance creativa che, diffusa online, diventa virale. Invitati da una docente a leggere alcuni classici come ‘Moby Dick’ e ‘Il buio oltre la siepe’, “comprendono che le cose che non ci stanno bene vanno cambiate”. Li guida “la consapevolezza che leggere, come sostiene la loro professoressa, è l’unico atto rivoluzionario per il quale non rischieranno mai nulla di brutto” (Corriere).

 

Oggi sulle prime pagine

ilRestodelCarlino: Saldi di fine stagione, messi in vendita 50 alberghi | Appartamento irregolare, truffato l’acquirente
CorriereRomagna: “In 4 giorni a Gaza” | Un Byron in città
IlPonte: Una proposta: in guerra senza armi | Basta!