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Una lettera di minacce accompagnata dal proiettile a salve di una scacciacani è stata recapitata al quartier generale della Sampdoria di Corte Lambruschini. Sulla vicenda indaga la Digos. La busta conteneva oltre al bossolo anche un messaggio scritto a mano in stampatello: “Questa volta è a salve, il prossimo sarà vero”.
In mattinata un gruppo di circa 70 ultrà aveva inscenato una protesta in via Martin Piaggio, davanti agli uffici della Erg, al momento chiusi. I tifosi hanno urlato slogan, acceso fumogeni e attaccato un volantino con scritto ‘Garrone-Mondini vergogna’. Secondo la Digos, questa protesta non sarebbe collegata alla busta con proiettile.
Nei giorni scorsi i tifosi avevano scritto un comunicato contro la famiglia Garrone-Mondini. “Non funziona così – avevano scritto – . Abbiamo la netta sensazione che stiate cercando di scaricare il barile. Pensate veramente di cavarvela così? Dando la colpa a Ferrero e al cda? Voi, famiglia Garrone-Mondini, siete i primi colpevoli di questo scempio. Ferrero? Siete voi che lo avete accolto in pompa magna consegnandogli le chiavi della società. Se l’U.C.Sampdoria sparisce, voi, famiglia Garrone-Mondini, sarete i primi responsabili”.
Già a novembre gli ultras avevano sfilato per le vie del centro contro la dirigenza e “per prendere duramente posizione contro tutto e tutti quelli che stanno facendo il male della Sampdoria”.
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