Cà Raffaello, il mistero si tinge di rosa. Spunta l’amica del marito di Guerrina. Mirko: «Le ho chiesto di vivere con me dopo la scomparsa di mia moglie»

guerrina piscagliaUna rumena che il marito, Mirko Alessandrini ha invitato a vivere a casa propria appena un pugno di giorni dopo la scomparsa della moglie. L’uomo ha raccontato a ‘Chi l’ha visto?’ di avere invitato a stabilirsi a casa «un’amica rumena conosciuta quattro anni prima». Alessandrini ha ammesso anche di averle inviato denaro: oltre 600 euro. Per bisogno? Per un biglietto aereo? Nel mezzo Cà Raffello, avvinghiata dalla trama che non riesce a srotolare la verità su quel maledetto primo maggio e sulle comparse che, di volta in volta entrano ma non escono dalla scena del mistero. La trama è sempre più sospesa, tra il dramma e il feuilleton, dopo le rivelazioni del marito su questa intensa e per mesi taciuta storia di amicizia con la rumena. Sul set della trasmissione Alessandrini ha parlato di «amicizia con una ragazza rumena». Conosciuta «anni prima». «Incontrata un’estate di quattro anni fa». Sotto gli ombrelloni di Rimini. Sotto quel sole i due si scambiarono il numero di telefono e da lì nacque una ‘affinità’ a distanza, ma nascosta alla moglie. «A Guerrina non ho mai detto nulla — bofonchia Mirko —. Strano? Perché strano? Guerrina ha fatto molto peggio di me». Il «peggio» chiama in causa la matassa di questo giallo di montagna. E i personaggi che vi brulicano attorno: padre Gratien Alabi, il prete che reggeva la canonica di Cà Raffaello ora indagato; la mamma di Mirko, sentita dai procuratori. E ancora: un ambulante marocchino che qualcuno avrebbe visto con Guerrina. Poi l’etiope, depositario di un enigmatico messaggino della donna proprio il giorno della scomparsa. Ogni settimana, al ritmo delle puntate di ‘Chi l’ha visto?’ in scena spuntano nuovi particolari. E nuove figure. L’ultima, per bocca dello stesso Alessandrini, questa donna rumena che in Italia non è ancora sbarcata. Il tutto all’ombra delle analisi che i Ris stanno svolgendo sulle tracce raccolte in canonica, nell’auto di padre Gratien, a casa degli Alessandrini. In attesa che l’appiglio giusto sciolga il nodo del giallo. Quando, infine, ogni personaggio avrà la sua collocazione precisa nella storia di una donna inghiottita dal nulla. (…) Il Resto del Carlino