
Assoluzione perché “il fatto non sussiste”. È questa la richiesta del pm di Roma Roberto Felici per Silvio Berlusconi e per il cantante Mariano Apicella in uno dei filoni dell’indagine Ruby Ter.
I due sono accusati di corruzione in relazione alla falsa testimonianza del cantante napoletano in merito alle feste organizzate ad Arcore. Mariano Apicella era stato accusato di aver ricevuto 157mila euro in cambio della sua falsa testimonianza in sede processuale.“La circostanza rilevante sono le date dei versamenti, 2012, ma ho potuto verificare, anche consultando le consulenze, che i pagamenti risalgono di gran lunga a prima quindi è difficile immaginare che siano dovuti alla presunta falsa testimonianza. Tra Berlusconi e Apicella c’era un rapporto amichevole di lunga data”, ha spegato il pm Felici nel corso della sua requisitoria. E, riferendosi al processo di Siena in cui Berlusconi è stato assolto insieme al pianista Danilo Mariani, ha sottolineato:“Si sono tenuti processi per casi analoghi, come a Siena per una posizione speculare a quella di Apicella, cambiava solo lo strumento musicale”. Con la sentenza i giudici hanno assolto il cantante napoletano dall’accusa di corruzione in atti giudiziari e dichiarato la prescrizione per l’accusa di falsa testimonianza.
Berlusconi, appresa la notizia, parlando al telefono con i suoi difensori, ha subito commentato: “Sono contento e soddisfatto. Apprezzo anche che lo stesso pubblico ministero abbia chiesto l’assoluzione”. E ha aggiunto: “Gli elementi avanzati dalla difesa hanno chiarito oltre ogni ragionevole dubbio l’assenza di elementi di opacità in questa vicenda”.
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