Cagli. Traversini avvisa Ceriscioli “Per i piccoli ospedali bisogna cambiare politica”

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CAGLI – A gennaio la riconversione dei piccoli ospedali (ma importanti ed insostituibili) lascerà il posto alle case della salute. Sull’asse Cagli-Fossombrone aumentano le preoccupazioni. I cittadini sono infuriati.
Il consigliere regionale del Pd Gino Traversini, unico punto di riferimento per l’entroterra, è chiaro nella sua presa di posizione: “Per Cagli e Fossombrone sono necessari lungodegenza, diagnostica, punto di primo intervento e day surgery”. Sul tavolo del presidente della Regione Luca Ceriscioli le proposte sono bene in evidenza. Si attendono risposte.

“Guardando al nostro territorio e all’entroterra pesarese – sottolinea Traversini – abbiamo chiesto alla giunta regionale per quanto riguarda la struttura ospedaliera di Fossombrone che siano garantiti lungodegenza, pronto intervento, diagnostica in accordo con Marche Nord e day surgery. Relativamente a Sassocorvaro bisogna ampliare il pacchetto dei servizi sanitari alla luce della distanza chilometrica eccessiva di molti Comuni della zona per raggiungere Urbino. A Cagli serve il 118 con medico a bordo, punto di primo intervento H24, guardia medica, lungodegenza, cinque posti di cure intermedie, la presenza di tre medici al giorno più uno per il turno di notte e il day surgery”.

Per un verso o per l’altro la delibera regionale 735 va riveduta e corretta. “Sarebbe stato rassicurante – commentano dal Comitato pro ospedale e sanità di Fossombrone – se il presidente Ceriscioli, anche in veste di assessore alla sanità, si fosse espresso in occasione dell’inaugurazione della nuova dialisi a Fossombrone. Speriamo ora che legga e faccia proprie le proposte del nostro appello a lui indirizzato nelle ultime ore”.

il Resto del Carlino