
(ANSA) – ROMA, 08 GEN – “Si spera di avere a breve norme
certe che permettano di concentrarsi solo sulla partita del fine
settimana e sugli aspetti tecnico-sportivi della nostra
professione. Auspichiamo un’applicazione uniforme delle norme a
livello nazionale per garantire omogeneità e sicurezza, evitando
il contenzioso di questi giorni. I calciatori hanno dato un
grande segnale di responsabilità, completando per il 98% il
ciclo vaccinale. Fino a oggi la macchina non si è fermata, anche
grazie al comportamento dell’intera categoria e agli sforzi
fatti da tutto il sistema”. Così Umberto Calcagno, presidente
dell’Assocalciatori.
“In Serie A continuiamo a patire l’ingolfamento strutturale
dei calendari, quindi un’eventuale sospensione temiamo possa
incidere sul format e quindi sull’equilibrio economico di tutto
il sistema. Sarebbe chiaramente un aspetto preoccupante –
aggiunge -. Il nostro mondo ha mostrato grande responsabilità:
in queste settimane la Serie B, la Serie C e le categorie
apicali del mondo dilettantistico si sono fermate, assieme allo
sport di base, per cercare di capire quali siano le modalità
migliori per andare avanti. La Serie A ha un problema che non
può essere sottovalutato, è il motore dell’intero sistema e un
indotto molto importante che non riguarda soltanto i calciatori
o gli addetti ai lavori”.
“Ci sono calciatori che disputano più di 70 partite all’anno,
50 delle quali con meno di 5 giorni di recupero tra una partita
e l’altra. È un problema che oggi è sul tavolo non soltanto a
livello federale ma soprattutto a livello internazionale.
Dev’essere il primo punto da mettere all’ordine del giorno delle
nostre agende”, conclude. (ANSA).
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