(ANSA) – ROMA, 25 NOV – “L’Associazione calciatori da sempre
è molto attenta sull’argomento, sia per la tutela della salute
dei calciatori, sia per la salvaguardia dello spettacolo in
campo, in un contesto nel quale ormai si gioca troppo”. Così il
presidente dell’Aic, Umberto Calcagno, in merito al calendario
di partite ritenuto troppo fitto ma a suo giudizio invece di “focalizzarsi su una singola competizione” si deve creare “una
diversa distribuzione delle risorse e rivedere il sistema nel
suo complesso”.
“In questi mesi abbiamo sentito spesso parlare di Mondiale
ogni due anni, di nuova Champions League e, più in generale, di
nuovi calendari – ha affermato Calcagno parlando a Radio
Sportiva -. Ma bisogna invece analizzare la situazione nella sua
globalità, cercando di capire come queste competizioni si vanno
ad incastrare. Nessuno vuole contrastare la massimizzazioni dei
ricavi e eventuali nuovi tornei – ha proseguito il n.1 dell’Aic
– ma serve una sintesi per evitare che si crei una frattura
ancora più grande tra il calcio apicale e la sua base,
salvaguardando gli aspetti sportivi delle competizioni
nazionali. Allora una diversa distribuzione delle risorse e
rivedere il sistema” (ANSA).
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