Calcio. Allegri cerca il percorso netto

allegriNON mollano nulla. Non si sono tirati indietro quando erano 14esimi in campionato, non lo faranno di certo stasera negli ottavi di Tim Cup contro il Toro nell’ennesimo capitolo del derby della Mole. Appuntamento allo Stadium (si va verso il tutto esaurito), ore 20:45 (diretta RaiUno). Fischierà Doveri. Massima allerta sul fronte sicurezza. Digos e forze dell’ordine allertati. Saranno 600 (50 in più rispetto alle gare normali) gli steward impiegati dalla Juve. D’altronde è sempre un derby. Sbirciando le statistiche è da 50 anni che la Signora non si sbarazza dei cugini nella «vecchia» Coppa Italia. L’ultima volta che hanno incrociato i guantoni (stagione 1992/1993) la spuntarono i granata, che poi si aggiudicarono la coppa, battendo in finale la Roma (3-0). «Vogliamo il bis, vincerne due consecutive, alla Juve non succede dal 1959/60. Non sarà facile, dobbiamo aggredirli, loro concedono pochi spazi, ti fanno giocare male. Saranno più riposati, la Lega ha deciso di rimandare la gara contro il Sassuolo. Non facciamo polemiche, vediamo se sarà stato un vantaggio per loro» ha rilanciato ieri Allegri prima di dirigere l’allenamento della vigilia. Logico almeno un pizzico di turnover. «Toccherà a Neto e Rugani». Queste le uniche indicazioni del tecnico livornese. Per il resto dovrebbe essere 3-5-2 (convocato Hernanes, possibilità per il 4-3-1-2). Là davanti chance per Zaza e Morata. Un turno di riposo per Dybala. Bocche cucite in casa granata alla vigilia come ormai capita da tempo immemore (novembre 2013). Ventura se la giocherà a specchio.
Nel derby di Coppa Italia, il Torino cerca di scacciare l‘incubo del gol subito all‘ultimo minuto, fatale nelle due stracittadine giocate allo ‘Stadium‘, con le firme di Pirlo e Cuadrado. Giampiero Ventura ha convocato 22 giocatori: torna dopo una lunga assenza Avelar, non ci saranno invece, come previsto, gli infortunati Benassi, Martinez, Obi e Farnerud. Proprio nel derby con i bianconeri, Ventura diventerà recordman assoluto per il maggior numero consecutivo di partite sulla panchina granata, 194, contro le 193 di Radice, il tecnico dell‘ultimo scudetto. Le priorità per Allegri restato il campionato e la Champions. «Il discorso scudetto è ancora aperto. L’Inter è la favorita. Noi dobbiamo recuperare nella nostra speciale cronometro, contro il Carpi siamo obbligati a vincere. Il sorteggio? Era fondamentale arrivare agli ottavi. Poi bisogna essere fatalisti. Abbiamo una grande opportunità, se dovessimo passare con il Bayern diventeremmo una delle favorite per la vittoria finale». Infine il tecnico livornese ha risposto a Bonucci, che a Playboy aveva detto che il suo allenatore usa poco il bastone a differenza di Conte: «Le persone forti devono essere autorevoli, non autoritarie». D’altronde ha dimostrato sul campo che non c’è un solo modo per essere vincenti, perché numeri alla mano in 80 gare ufficiali, Allegri ne ha vinte 50 come l’attuale c.t. E stasera punta alla 51esima che significherebbe quarti di Tim Cup.

Resto del Carlino