(ANSA) – ROMA, 01 LUG – Il lavoro oltre la carriera sportiva
è una delle principali preoccupazioni di un atleta. Il mondo
dello sport non è in grado di “riassorbire” la domanda di lavoro
proveniente da calciatori e calciatrici al termine della
carriera. Ma le competenze acquisite e le relazioni create
durante l’esperienza da sportivo possono rivelarsi molto utili
in una attività imprenditoriale. Il franchising rappresenta
proprio una modalità imprenditoriale guidata, nella quale
l’investitore condivide il brand rischio e interessi. Con
l’obiettivo di fornire ai propri associati/e opportunità
qualificate, l’Assocalciatori ha siglato un accordo con le tre
Associazioni di categoria del mondo del franchising:
Assofranchising, Confimprese e Federfranchising che
rappresentano oltre 500 brand in Italia.
Il protocollo darà vita al progetto ‘Un’altra partita’ che si
inserisce nel contesto del dual-career program
dell’Associazione. Il progetto sancisce l’importante
collaborazione tra le tre Associazioni del franchising al
servizio di formazione a affiancamento riservato ai calciatori.
“Questo progetto è, innanzitutto, un servizio di formazione e
affiancamento per calciatrici e calciatori che intendano avviare
un’attività imprenditoriale in franchising” – ha dichiarato il
Presidente AIC, Umberto Calcagno. “Ogni associato/a interessato
frequenterà un corso e, successivamente, sarà affiancato da
consulenti per l’analisi del suo progetto imprenditoriale. Il
tutto senza sostenere alcun costo e senza alcun vincolo. Al
termine della formazione e della valutazione dell’idea, grazie
alla partnership con le Associazioni, potrà valutare se accedere
alle condizioni a lui riservate”. (ANSA).
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