Calcio. Anche Galliani scarica Sinisa.

Sinisa-Mihajlovic-kanal9tv.com_SOLO contro tutti. E perciò con panchina ancora fortemente a rischio. Da qualche giorno Sinisa Mihajlovic ha capito di essere un allenatore in scadenza e soprattutto si è reso conto di essersi fatto terra bruciata intorno. Abbandonato da gran parte della squadra dopo le ripetute liti (la più pesante quella con Diego Lopez) avvenute all’interno dello spogliatoio; “scaricato” dal suo tutor Adriano Galliani che non gli ha perdonato un paio di comportamenti extracampo, dopo averlo sempre difeso nelle questioni tecniche del post-partita; mal sopportato da Silvio Berlusconi, che del serbo non gradisce il gioco, le tattiche, le idee. Insomma, una specie di “antipatia” epidermica. E se Sinisa è ancora al suo posto lo deve solo al fatto che sarebbe complicato per chiunque cacciare un tecnico che ha conquistato 11 punti in cinque partite (incluso il minifilotto di tre successi di fila). Eppure l’ex Cavaliere in queste ultime settimane più volte ha avuto la tentazione di sollevarlo dall’incarico: di certo la situazione è precipitata negli ultimi dieci giorni, durante i quali l’allenatore ha praticamente dilapidato quel che di positivo (sotto forma di punti e di immagine) aveva raccolto nelle ultime partite. E anche dopo il misero 0-0 contro l’Atalanta, tutti si sono accorti di quanto Berlusconi, arrivato con ben altro umore un’ora prima del match, sia andato via dallo stadio deluso e furioso. Era convinto di poter festeggiare con una vittoria il ritorno in zona Champions e invece è stato nuovamente “tradito”. Ecco perché l’ipotesi Guidolin (un maestro di calcio cui affidare la squadra fino a giugno, aspettando che si liberi Conte), affiorata dopo il maldestro ko nel Trofeo Berlusconi, resta in piedi (così come la seconda alternativa, il tandem Tassotti-Brocchi). Molto dipende da quel che succederà alla ripresa del campionato, quando il Milan giocherà in casa della Juventus: un’eventuale sconfitta, se maturata in un certo modo, potrebbe costare carissima a Mihajlovic. Anche se la società preferirebbe prima “liberarsi” di uno dei mister già a libro paga (Seedorf e Inzaghi non trovano ancora sistemazione e già pesano non poco sul bilancio).
Ma c’è dell’altro che pesa sul rapporto assai precario fra Mihajlovic e la società: da qualche settimana, infatti, Sinisa non ha più le spalle coperte da Galliani. Fra i due è sceso il gelo per un paio di motivi: il primo riguarda le dichiarazioni su Honda fatte dall’allenatore, e non autorizzate dall’amministratore delegato (che, si sussurra, abbia ripreso ormai pieni poteri all’interno del club). Ma a far infuriare maggiormente il dirigente brianzolo sarebbe stata la cena organizzata da Mihajlovic la settimana scorsa (da qualcuno denominato “il patto del pesce”): anche in questo caso pare che Galliani ne sia venuto a conoscenza a cose fatte e che non abbia per nulla approvato il comportamento del tecnico, anche per questioni di immagine. Di qui la rottura fra i due. E lo stato di isolamento in cui si trova Mihajlovic, da alcuni giorni. A Torino, fra 9 giorni, la sentenza.

Resto del Carlino