Calcio. Balotelli, arrivederci al 2016

Milan's Italian forward Mario Balotelli reacts during the Italian Serie A soccer match Genoa Cfc vs Ac Milan at Luigi Ferraris Stadium in Genoa, Italy, 27 September 2015. ANSA/SIMONE ARVEDA

Mario Balotelli sembra ormai aver individuato in Instagram l’unico modo per comunicare con il mondo esterno. Ieri sera ha affidato al social l’ennesimo proposito positivo («Non vedo l’ora di tornare in campo») piuttosto avventato, però, considerato il fatto che proprio in queste ore si decide il suo futuro professionale che non appare limpidissimo. La strada che conduce all’intervento chirurgico per risolvere il problema della pubalgia è sempre più concreta, definita, quasi scontata. Ma, comunque, anche nella migliore delle ipotesi si profilano tempi di recupero che sono ottimisticamente compresi fra i 60 e i 90 giorni. Salvo complicazioni, ovviamente, che nel caso di Balotelli rappresentano una variabile che non va mai sottovalutata.

DECLINO – Cifre, partite, minutaggio, occasioni da gol e gol a referto: si intravede un vero e proprio declino di Super Mario che a 25 anni appare già in affanno, quasi debilitato. Il suo rendimento nella scorsa stagione (Liverpool, 28 presenze, 4 gol) ha fatto scattare l’allarme. Nonostante questo il Milan ha voluto credere nuovamente in lui. Anche se nell’estate del 2014 la cessione a titolo definitivo al Liverpool era stata accolta da tutti con grande sollievo a Casa Milan e a Milanello. In realtà si puntava a un ritorno di Ibrahimovc. È tornato, invece, Balotelli che ha rappresenato, fin dai tempi dell’Inter, la brutta copia del formidabile campione svedese.

PRUDENZA – Il fatto poi che il Milan abbia puntato su di lui con una cautela saggia e doverosa (prestito secco, ingaggio dimezzato, codice di comportamento con diritto di rescissione unilaterale del contratto) ha fatto subito intuire che, nonostante la volontà di ridargli una chance rossonera, anche la sua squadra del cuore nutre sempre grosse perplessità sul suo rendimento in campo e sul suo stile di vita lontano da Milanello. Adesso, devastato dalla perfida pubalgia, Balotelli deve invertire la rotta. Il grave problema fisico che lo affligge sembra essere anche la conseguenza di eccessi sicuramente precedenti ma che rischiano di aver lasciato un segno assai profondo.

CONTE – Previdente e saggio grazie alla sua consolidata esperienza, anche Antonio Conteha inaridito la linea di credito che aveva stabilito con Balotelli. In tempi non sospetti, quando la pubalgia non aveva ancora preso il sopravvento, il commissario tecnico azzurro aveva precisato che se anche Balotelli fosse stato in condizioni fisiche ottimali non l’avrebbe convocato per il doppio confronto di ottobre che ha consentito all’Italia di conquistare il primo posto delle qualificazioni a Euro 2016. Non poteva esserci presagio più severo e veritiero per Balotelli, che sembra aver trovato, finalmente, il buon senso e la necessaria educazione al limite del tempo massimo.

ADDIO – Una cosa è certa: il Milan sosterrà e assisterà Balotelli solo ed esclusivamente nei tempi e nei limiti consentiti dal suo attuale contratto. Non è un caso che l’ingaggio 2015-2016 sia stata con la formula del prestito secco e gratuito, senza alcun obbligo di riscatto. Per 18 mesi (dal gennaio 2013 al giugno 2014) Super Mario veniva considerato a Milanello l’autentico salvatore della patria con i suoi 30 gol segnati in 54 partite spalmate fra campionato e Coppe. Numeri importanti, da campione che non si è mai più confermato.

Gazzetta dello spor