DOPO nove mesi di promesse, strette di mano, appuntamenti per il “closing“ (sempre rimandati), improvvise retromarce e preoccupanti silenzi, qualcosa sembra finalmente muoversi sul fronte della trattativa Fininvest-Bee Taechaubol, per l’acquisizione del 48% delle quote del club rossonero da parte di una cordata guidata dal broker thailandese. Durante le vacanze di Natale, infatti, le parti hanno continuato a lavorare a fari spenti, senza darsi scadenze ma con le promessa di ritrovarsi in tempi brevi per definire tutto. E secondo autorevoli fonti finanziarie, infatti, dopo quello avvenuto in autunno, un nuovo viaggio in Oriente di manager di fiducia della Proprietà (accompagnati da un dirigente rossonero) è previsto nei prossimi giorni. Tra venerdì e sabato, infatti, uomini della Fininvest (azionista di maggioranza del club di via Rossi) con a capo Alessandro Franzosi voleranno in Cina (a Shenzen, sede di una delle tre borse valori della Cina insieme a Shanghai e Hong Kong) per incontrare l’uomo d’affari asiatico. Di fatto sarebbe il primo faccia a faccia tra i dirigenti della holding della famiglia Berlusconi e mr Mr.Bee, considerato che nel precedente blitz di novembre all’appuntamento si presentarono emissari del broker. Da quel che trapela tutto si sarebbe sbloccato prima di Capodanno: dopo gli improvvisi dietrofront di alcuni investitori che in un primo momento si erano impegnati ad entrare nella “cordata“ (dopo che CITIC Bank e ADS Security avevano dato il loro assenso, la parte araba del consorzio ha detto di non essere più interessata all’affare), Taechaubol avrebbe coinvolto altri 2-3 soci cinesi, non meno importanti. Tra questi potrebbe esserci il gigante delle telecomunicazioni Huawei, già partner commerciale del club rossonero dal novembre 2013, ma non ci sono certezze. Si vocifera inoltre (e non è la prima volta che se ne parla) di un possibile inserimento del colosso dell’e-commerce Alibaba, già presente nel mondo del calcio avendo acquistato in patria per quasi 200 milioni di dollari il Guangzhou Evergrande, vincitore dell’ultima edizione della Champions League asiatica. Pochi giorni e si scopriranno le carte, perché la seconda cordata (o parte di essa, quella in grado di offrire le giuste garanzie economiche) dovrebbe essere presentata nel vertice previsto nel weekend probabilmente a Hong Kong. Da qui però a dire che la trattativa sia in discesa o in dirittura d’arrivo ce ne passa, se è vero che anche da ambienti vicini alla famiglia Berlusconi trapela la prudenza del presidentissimo circa il buon esito dell’operazione: dopo ben tre rinvii riguardanti il “closing“, adesso l’ex Cavaliere attende segnali concreti, le prove dell’esistenza di capitali. Solo dopo lascerebbe tutte le carte in mano agli avvocati nella speranza di arrivare al closing (e quindi alle firme) nel giro di due settimane.
Resto del Carlino