TRE SCHIAFFI dal Belgio. Non basta, all’Italia, un buon primo tempo, con il gol in avvio di Candreva, per reggere il confronto con il Belgio, numero uno del ranking Fifa. Nella ripresa, gli azzurri sono calati quasi di colpo, messi sotto dal Belgio, con altri due gol, dopo l’uno a uno nel primo tempo con Vertonghen. Italia, a inizio ripresa, anche sfortunata con una traversa di Eder, ma nel complesso il Belgio si è dimostrato superiore, con maggior talento, e sulla prova degli azzurri ha pesato anche la non buona serata della difesa, a cominciare da Bonucci.
Contro i primi, ma non i più forti, al mondo, Conte, confermando le anticipazioni, ha schierato l’Italia con il 4-4-2, puntando molto sugli esterni, Florenzi a destra e Candreva a sinistra, per sorprendere il Belgio. Come è successo dopo soli tre minuti da gioco, con un doppio cambio di gioco, girata di Pellè non trattenuta da Mignolet, e tocco in rete a porta vuota di Candreva. Un gol ben confezionato, un vantaggio a freddo che ha messo l’Italia nella condizione di guidare la partita. Dopo pochi minuti, non a caso, Candreva è andato molto vicino al raddoppio (in questo caso prodezza del portiere belga) facendo vedere di essere il più ispirato del gruppo di Conte. Peccato, però, che l’uno a zero abbia retto solo dodici minuti, fino al pareggio di testa su corner di Vertonghen, con evidente complicità della difesa azzurra. Troppo solo, il difensore belga. Dopo una partenza così serrata, il ritmo si è abbassato, sempre con grande equlibrio in campo, ed è stata di nuovo l’Italia, semmai, a creare, e non sfruttare, l’occasione migliore per il raddoppio prima dell’intervallo, con Eder, pescato bene in area da Florenzi, ma l’italo-brasiliano ha alzato troppo la mira da ottima posizione. Al 39’, la partita si è interrotta per ricordare le trentanove vittime dell’Heysel.
MENO bene gli azzurri al ritorno in campo, con tre buone opportunità per i belgi, rientrati in campo più aggressivi. Soriano per Parolo il primo cambio, e in una combinazione subito sampdoriana, Eder vicinissimo al gol, con una clamorosa traversa, non riuscendo a ribadire in gol di testa. Il peggio della serata azzurra quando Bonucci ha regalato al Belgio, con un errore, il pallone che ha portato al raddoppio di De Bruyne. Un pugno nello stomaco. Pellè ha provato a reagire subito, con un colpo di testa di corner, con gran salavataggio di Mignolet. Ma il Belgio ha continuato a spingere, per il terzo gol con Batshuay, sfruttando un’altra incertezza collettiva della difesa azzurra. Di buono, in questa prestazione, resta il primo tempo, la voglia di giocarsela senza timidezza, ma nella ripresa è venuto fuori il talento superiore dei belgi, e in questo senso la differenza fra le due squadre è stata piuttosto evidente.
Resto del Carlino