Calcio. Il muro di sgretola, Conte e Allegri nei guai

ConteCONVERREBBE prendere solo la prima ora dell’Italia contro il Belgio, e tenersela stretta, pensando agli Europei. Fino al calo, più che altro un crollo, da un certo punto in poi nella ripresa, quella della nazionale a Bruxelles è stata una prova discreta, a tratti buona, nei primissimi minuti molto buona, come controprova del progetto di Conte. Ma è difficile non valutare la partita nella sua interezza, e allora c’è da dire che la delusione di Bruxelles ha riguardato soprattutto la difesa. Quasi a immagine e somiglianza dei passaggi a vuoto della retroguardia juventina in questa prima parte della stagione. Sarebbe ingiusto e fuori logica generalizzare, perché nelle qualificazioni europee la difesa ha retto bene, ma va detto che la prova di venerdì sera della coppia Bonucci-Chiellini ha lasciato molte perplessità. Sarà che due combattenti come loro tendono a rendere molto di più nelle gare vere, e che sentono poco le amichevoli come motivazione, in modo involontario, certo è che neanche nella Juventus si stanno confermando al livello delle stagioni precedenti. Bonucci ha rovinato la serata, sua e della nazionale, con quell’errore grossolano in disimpegno che ha portato al raddoppio di De Bruyne. Chiellini per lottare ha lottato, ma in modo confuso, poco lucido per uno come lui, fra i migliori difensori in circolazione, per la carriera che può vantare. Sarà una fase di stanchezza, di prestazioni ridotte fisiologiche nell’arco di una stagione, certo è che anche nella Juventus il migliore, in difesa, spesso è Barzagli. Può darsi, allora, che Conte riveda le gerarchie all’interno del terzetto. Grandi alternative, in giro, non ce ne sono. Il più in forma nel ruolo, per come sta giocando nella Fiorentina, è Astori, e la sua resta comunque una buona candidatura, anche se in maglia azzurra, almeno fin qui, ha fatto non poca fatica a confermare il rendimento nei suoi club precedenti. Nella migliore difesa del campionato, quella dell’Inter, Ranocchia è riserva. Per proteggersi di più, una soluzione per Conte può essere quella di un ripensamento tattico, con un ritorno al 3-5-2, sempre possibile. Non bene anche Darmian, a Bruxelles. I migliori? Candreva su tutti, Florenzi, Marchisio bravo per un’ora, prima di restare schiacciato dalla pressione belga, El Shaarawy in quei dieci minuti, molto brillanti, a disposizione. Certo, è saltato agli occhi il divario tecnico, di talento, fra i belgi e gli azzurri. E su questo, Conte può far poco. Cercare di porvi rimedio con la tattica, l’organizzazione e quel carattere di squadra che però a Bruxelles è mancato. E’ quasi una costante, nella gestione Conte, in questo anno e mezzo: quando il livello dell’avversario è salito, l’Italia al massimo ha raggiunto il pareggio. E’ successo con Croazia e Inghilterra (tre pareggi), mentre contro Portogallo e Belgio sono arrivate le due sconfitte per il ct. Con l’eccezione del due a zero all’Olanda, allora terza al mondo per poi sprofondare, al debutto di Conte in panchina. Per ora, questa Italia soffre l’alta quota. L’occasione per rimediare subito alla sconfitta di sabato è rappresentata dalla seconda amichevole in programma, martedì sera a Bologna contro la Romania, qualificata per Euro 2016, grazie, proprio, alla sua blindatissima difesa.

Gazzetta dello Sport