Calcio. Inter, Mancini: “In testa a lungo non per caso, ora ripartiamo”

Roberto-ManciniRoberto Mancini occhi arrossati e poca voglia di parlare. Soprattutto del mercato che ritiene qualcosa di ‘fastidioso’. E così il tecnico si chiude a riccio rimandando a giugno il possibile arrivo di Ezequiel Lavezzi e bloccando – a parole – l’addio di Fredy Guarin: ”Spero che resti, è importante”, dice l’allenatore sul colombiano, mentre sull’argentino sottolinea: ”Gioca al Psg, una squadra che si sta giocando lo scudetto e che gioca in Champions League. Non vedo per quale motivo dovrebbe arrivare ora. Magari a giugno quando sarà libero”. Il Mancio prosegue parlando della partita di domani senza dare i consueti cinque titolari. “A Bergamo è sempre un campo difficile. Voglio vedere la stessa grinta vista con il Sassuolo. Ripartiamo dall’Atalanta poi penseremo alla coppa Italia”. Infine, sull’assenza di feeling tra Icardi e Jovetic, Mancini spiega: ”Sono due centravanti. L’intesa può scattare all’improvviso. Certo ci aspettiamo di più”.

Cosa vuole vedere domani a Bergamo?
“La stessa grinta di domenica scorsa, sperando ovviamente che il risultato sia diverso. Contro il Sassuolo abbiamo perso immeritatamente, questo è il calcio e dobbiamo accettarlo. Dobbiamo ripartire dall’ottimo girone d’andata e provare a migliorarci”.
Essere stati raggiunti dalla Juventus e stare dietro al Napoli può aver causato un contraccolpo alla squadra?
“Credo che non si stia in testa per tanto tempo solo per casualità, se ci siamo stati per 16 partite su 19 vuol dire che lo abbiamo meritato. Lo dicevo anche prima che la Juventus era molto più forte e ho anche detto che la classifica sarebbe variata. Come ho già detto dobbiamo essere bravi e mettere in campo la stessa concentrazione e forza come durante il girone di andata”.
Capitolo Jovetic, a Bergamo giocherà?
“Ci sono 24 ore, vediamo. Ci sarà la formazione migliore. L’idea è giocare con almeno due attaccanti, ma serve equilibrio, la squadra non deve diventare troppo lunga, servono giocatori che spingano”.
L’intesa tra lui e Icardi manca ancora.
“Alla fine sono due centravanti, hanno le stesse caratteristiche. Jovetic non è più una seconda punta. Penso che il feeling possa scattare all’improvviso. Noi ci aspettiamo di più. Questo è certo”.
Jovetic resterà a lungo all’Inter?
“L’Inter è una squadra con una storia importante, non è inferiore al City. L’Inter è tra le top nel mondo e chi viene deve dare il massimo. Noi crediamo nelle qualità di Jovetic, credo sempre che possa fare di più e possa essere decisivo nel girone di ritorno. Lui e Mauro sono i nostri attaccanti principali. Sicuramente sì (di restare a lungo con Jovetic)”.
Voci di mercato parlano di un Guarin in partenza.
“Non conosco queste cose, viene scritto ma in questo momento tutti rimangono. Gennaio è un mese un po’ fastidioso”.
Questa squadra secondo lei in che zona dovrebbe essere rinforzata?
“Dobbiamo migliorare i nostri campi di allenamento che non sono un granché (ride). Penso che possiamo rimanere così fino alla fine, ci sono squadre più attrezzate ma se noi siamo stati sempre tra primo e secondo posto vuol

dire che abbiamo dei valori. Magari una squadra che inizia a vincere senza sapere perché alla fine raggiunge obiettivi importanti. Dobbiamo rimanere tranquilli, basta essere più concentrati”.
Quando rinnoverà il contratto che scade nel 2017?
“Per me non è un problema iniziare la stagione col contratto in scadenza. Il nostro pensiero è fare il massimo quest’anno, le altre cose lasciano il tempo che trovano”.

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