Calcio. Juventus, Khedira avverte il Bayern: “Non sarà facile contro di noi”

khediraCon le festività natalizie ormai alle spalle, in casa Juventus si pensa alla rincorsa in campionato ma anche alla doppia sfida di Champions League con il Bayern Monaco, come testimoniano le parole di Sami Khedira nell’intervista concessa alla Welt am Sonntag: “Sono partite a eliminazione diretta, tutto o niente, sta qui il grande fascino – commenta l’ex Real Madrid, promettendo battaglia nell’ottavo di finale europeo – Il Bayern è l’avversario peggiore ma se giochi la Champions lo fai per vincerla e non importa chi devi affrontare, devi battere tutti. Il Bayern è una delle migliori squadre al mondo ma anche noi siamo molto forti, dopo qualche difficoltà a inizio stagione. Non vedo l’ora di sfidare i miei compagni di nazionale, al Bayern sanno che non sarà facile contro di noi”.

“A TORINO SONO FELICE” – Dopo i problemi fisici di inizio stagione, Khedira sembra aver trovato la sua dimensione in bianconero: “Sono molto felice a Torino e mi sono ambientato bene anche se mi ero infortunato quasi subito – racconta il nazionale tedesco – mi sento parte della squadra, sono di nuovo in forma e mi godo questa avventura. Tra l’altro, a Torino non ho bisogno dell’auto per andare al ristorante o al supermercato, cammino molto, vivo di più la città. Dopo cinque anni in Spagna avevo voglia di conoscere un’altra cultura, un’altra mentalità e ampliare i miei orizzonti”.

“SENZA COESIONE, NON ABBIAMO CHANCES AGLI EUROPEI” – Far bene con la Juventus vuol dire, per il mediano, anche garantirsi un posto ad Euro 2016, dove sogna di conquistare un altro titolo dopo il Mondiale di due anni fa, nonostante il momento non brillante della squadra di Loew: “La Germania è sempre una delle favorite – sottolinea Khedira – stavolta ci sarà maggiore pressione perché siamo i campioni del mondo in carica. Ma a essere sinceri, viste le condizioni attuali, non abbiamo alcuna possibilità di vincere. Il nostro rendimento negli ultimi mesi non è stato sufficiente, ne siamo tutti coscienti. Potremo essere in corsa per il titolo solo se torneremo a essere un gruppo veramente coeso, dentro e fuori dal campo. Squadra appagata? Non siamo stanchi di vincere, lo sport non è conquistare qualcosa e dire poi ‘grazie, ne ho abbastanza, vado a riposarmi’”.

“ANCELOTTI? È STATO MERAVIGLIOSO LAVORARE CON LUI” – Khedira commenta anche l’arrivo sulla panchina del Bayern Monaco, dalla prossima estate, di Carlo Ancelotti, suo allenatore a Madrid: “È un professionista eccellente, tatticamente ha un’abilità spaventosa – dichiara il centrocampista della Juve – Ma quello che mi piace di più di lui è la sua umanità, è bello come si prende cura delle persone, sa usare sempre i toni giusti. È stato meraviglioso lavorare con lui, il Bayern ha preso un ottimo allenatore”.

MANDZUKIC: “REAZIONE AFFASCINANTE” – “La Juve è partita molto bene, abbiamo vinto la Supercoppa, ho segnato in quella gara contro la Lazio, tutto sembrava andare per il meglio ma all’inizio del campionato siamo incappati in due sconfitte e un pareggio e siccome non sono in linea con il valore della Juventus sono cresciute le tensioni”. In un’intervista rilasciata al quotidiano croato Sportske Novosti e riportata dal sito tuttojuve.com, Mario Mandzukic ripercorre il cammino della Signora e ammette che la sua avventura, Supercoppa a parte, non è cominciata come sperava. “E’ stato un brutto periodo per la squadra e per me, stavo giocando male e mi sono infortunato, con un’infezione che mi ha colpito per lungo tempo e mi ha debilitato, a volte stavo sveglio per tutta la notte pensando a cosa succedeva, ero disperato perchè non riuscivo a vedere la via d’uscita, cosa mai successa in carriera. Non stavo cercando degli alibi, nella partita contro l’Udinese, ho colpito un cartellone pubblicitario con il gomito, per un’infezione ho dovuto prendere gli antibiotici e il dolore è continuato per due mesi, mi sentivo debole, senza forze, poi ho avuto un infortunio con il Genoa, lavoro differenziato, un periodo terribile”. Poi le cose sono cambiate, Allegri lo ha sempre difeso e aspettato e il bomber croato ha risposto alla sua maniera: gol e grandi prestazioni. “Il mister mi ha aiutato, aveva fiducia in me e aveva insistito per il mio arrivo, un fattore molto importante per le decisioni di ogni giocatore, mi è stato vicino nel momento difficile e questo significa molto per me”, ammette l’ex Bayern che elogia anche la società per come ha gestito il momento difficile.

“QUESTO CLUB E’ UNA ISTITUZIONE” – “La prima cosa che ho capito quando sono arrivato a Torino è la dimensione del club. La Juventus è un’istituzione – sottolinea Mandzukic -, ci sono folle di tifosi e ammiratori ovunque, i media sono fortemente coinvolti, chiaro che una crisi di risultati, dopo 4 anni di dominio, ha causato tensione ma mi ha affascinato la reazione del club con i dirigenti agli allenamenti, con la loro presenza discreta, senza confusione, solo un invito al massimo impegno e la necessità di ritornare ai livelli che competono alla Juve”. I bianconeri lo hanno preso dall’Atletico Madrid dove non è andata benissimo. “Stavo facendo bene, poi mi sono infortunato e hanno scritto falsità sul mio presunto cattivo rapporto con l’allenatore. Simeone è stato sempre leale, mi ha supportato e incoraggiato, enfatizzando la mia importanza per la squadra. Volevano che rimanessi, ma la storia sul cattivo rapporto con il mister ha portato vari club a interessarsi al mio ingaggio”. L’ha spuntata la Juve. “Amo sfide nuove e difficili, volevo restare a lungo a Madrid, ma poi ho maturato l’idea che forse sarebbe stato meglio per me e per il club prendere in considerazione l’offerta di una grande come la Juve che mi voleva già prima di Euro2012, ma allora arrivò il Bayern. Tre anni dopo il destino mi ha portato a Torino. Avevo già grande rispetto per i giocatori della Juve prima di arrivare qui. Conoscevo già Barzagli al Wolfsburg, gli altri come avversari. Buffon era il mio idolo da bambino, con Chiellini ho avuto bei duelli e ci siamo sempre stretti la mano alla fine della partita, tra veri uomini, niente pianti, apprezzo molto questo genere di persone. Conoscevo mezza Juve molto bene prima di arrivare e questo mi ha spinto ad accettare l’offerta”.

BONUCCI IN PALESTRA – A tre giorni dalla ripresa del campionato contro l’Hellas Verona, la Juventus di Massimiliano allegri ha svolto un allenamento mattutino nel proprio quartier generale di Vinovo. La formazione campione d’Italia ha nuovamente posto l’attenzione sull’aspetto tattico della sfida contro la squadra allenata dall’ex Gigi Del Neri e stamattina ha proseguito nel lavoro iniziato ieri. Contro i gialloblù si dovrebbe puntare ancora sul 3-5-2 che ha fatto le fortune dei bianconeri nella rincorsa alle posizioni di vertice. In difesa l’unico dubbio è legato all’impiego di Barzagli, visto

che Bonucci – assente ieri per influenza – oggi è ritornato allo Juventus Center e ha lavorato in palestra. A centrocampo, esclusi problemi last-minute, non dovrebbero esserci dubbi con il trio Khedira-Marchisio-Pogba in campo dal primo minuto. In attacco, invece, ci sarà quasi sicuramente Dybala e al suo fianco potrebbe trovare posto Morata visto che Mandzukic in questo momento non è al 100%. Domani ancora una seduta mattutina per il gruppo bianconero

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