Calcio. La lotta di Zoff in clinica: «È stata dura, ora va bene Sono abituato alla fatica»

ZOFFL’italiano «asburgico» di Mariano del Friuli, 73 anni portati benissimo, ieri mattina era talmente concentrato a fare fisioterapia, un’ora al giorno di tapis roulant, che non ha risposto neppure al suo vecchio amico juventino Michel Platini. «Le Roi» aveva chiamato in clinica, preoccupatissimo come altri milioni di tifosi nel mondo, per informarsi sulla salute di Superdino.

«Sto bene, sto bene, eppure guarda qua», scherza adesso Dino Zoff, seduto in poltrona nella sua stanza, dopo aver parlato al telefono con il premier Matteo Renzi, in ansia anche lui per le condizioni del Mito. Zoff mostra la pagina del quotidiano Il Messaggero con la notizia del suo ricovero: «Problema neurovegetativo? Ma che significa? — ride rivolto a un familiare — Questi mi hanno già fatto il coccodrillo…», che in gergo giornalistico è una sorta di necrologio anticipato.

Corriere della Sera