José Mourinho dopo la sofferta e striminzita vittoria contro la Sampdoria ha esultato in maniera decisa. La vittoria è arrivata infatti contro una squadra che aveva da poco cambiato l’allenatore, e in panchina c’era quel Dejan Stankovic che proprio con “Mou” ha vinto tutto ciò che si può vincere con un club. Per questo motivo i tre punti guadagnati a Marassi hanno definitivamente palesato la forza della squadra della capitale anche senza Dybala. L’allenatore portoghese ha reso pubbliche le proprie dichiarazioni che leggiamo su Tag24.it dove ha affermato che la squadra abbia ampiamente meritato la vittoria.
Fa dunque sul serio la Roma di Mourinho, e non soltanto in ottica qualificazione Champions League. Dopo dieci partite nella stagione 2021-2022 la Roma aveva 19 punti, quest’anno dopo dieci gare ben 22, e non soltanto questo dato è migliorato. Come si può constatare dalle statistiche su Calcio.com infatti, la squadra capitolina è tra le squadre in lizza per la vittoria dello scudetto. I dettagli sono importanti e soprattutto quando si lotta per il vertice. Mourinho che ha vinto tanto e ovunque abbia allenato, lo sa bene, e nonostante la palese felicità, non ha comunque mancato di ricordare il rimpianto per non aver chiuso l’incontro con le occasioni di Zaniolo e Belotti, dei quali si è detto comunque soddisfatto.
Un allenatore come José Mourinho è stato chiamato alla guida della Roma per “alzare l’asticella”, e dopo la vittoria della Conference League lo scorso anno, ci si aspetta un altro grande risultato all’ombra del Colosseo. Lo Special One era talmente carico dopo il match di Genova che ha parlato dei singoli della squadra con una serenità che di solito non ha, e interrogato su Camara, lo ha promosso, dicendo che aspetta che il calciatore entri in piena forma. Parole dolcissime invece per Smalling, di cui il portoghese sembra essere un fan tanto da affermare, come riportato su ilRomanista.eu che gli pare impossibile che non venga convocato per i Mondiali in Qatar 2022.
Mourinho ha addirittura elogiato il portiere avversario, l’argentino Audero, definendolo “straordinario portiere”. Il campionato è lungo e il portoghese ha l’esperienza che può fare la differenza con la sosta inusuale che si terrà per la competizione mondiale. In tal senso, per via dei tanti infortuni che hanno afflitto la Roma da inizio stagione, la pausa per il mondiale può paradossalmente rappresentare un’ancora di salvezza per poter recuperare forze fresche di calciatori ora infortunati.
Basta fare i nomi di Georginio Wijnaldum, fortemente voluto proprio dal portoghese, Zeki Celik, terzino destro che potrebbe far respirare Karsdorp di tanto in tanto, e Kumbulla, per capire il potenziale su cui la Roma potrebbe contare dopo i Mondiali. A Roma c’è anche da pensare al contratto di Mourinho, che è in scadenza nel giugno 2024, ma la società, spinta anche dalla convinzione dei tifosi, sta seriamente pensando di offrire un altro biennale al tecnico portoghese. Diventa sempre più la Roma di Mourinho, e sempre più una Roma vincente.