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(ANSA) – ROMA, 12 GEN – Attacchi e insulti durissimi a Lionel
Messi da parte degli ex dirigenti del Barcellona. È quanto
emerge da alcune conversazioni intercettate dalla polizia
catalana e pubblicate dal gionale spagnolo Sport, risalenti
all’inizio del 2021, quando il campione del mondo argentino era
negli ultimi mesi di contratto con i blaugrana. Il sette volte
Pallone d’Oro viene etichettato come “topo di fogna”, “nano
ormonale” e viene accusato di aver instaurato una dittatura
interna alla società per quanto riguarda le politiche dei
trasferimenti e dei rinnovi.
Protagonisti delle chat su WhatsApp sono l’ex presidente
Josep Maria Bartomeu, l’ex ad Òscar Grau, il direttore
finanziario Pancho Schroder, il direttore della Strategia e
dell’Innovazione Javier Sobrino e altri manager come Jordi Moix,
Oriol Tomàs e David Bellver. Il più ‘diretto’ di tutti è Román
Gómez Ponti, allora capo dei servizi legali del Barça, dai cui
dispositivi elettronici derivano le intercettazioni della
polizia iberica.
Gli scambi di opinioni sul gruppo, nella ricostruzione di
Sport, si incendiano in maniera particolare nel giorno in cui il
quotidiano El Mundo pubblica i dettagli del contratto di Messi.
È il gennaio del 2021 e l’era Bartomeu si è già chiusa da
qualche mese: “Barto, davvero, non puoi essere così gentile con
questo topo di fogna – le parole di Ponti all’ex presidente – La
società gli ha dato tutto e lui si è dedicato a instaurare una
dittatura di acquisti, trasferimenti, rinnovi, sponsor… solo
per lui”.
L’ex capo dei servizi legali blaugrana, poi, rivela che Messi
nel 2020 avrebbe fatto pressioni affinché non venissero ridotti
il suo ingaggio e quello dell’amico Suarez: “Quando le cose
vanno male (il riferimento è all’anno dello scoppio della
pandemia, ndr) ti arriva il mitico messaggio: ‘Presidente,
abbassi gli stipendi degli altri, ma non tocchi Luis e me’.
Speriamo che marcisca tra l’indifferenza della gente, che è la
cosa peggiore che gli possa capitare”. (ANSA).
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