ALLORA, come si dice da un po’, o almeno come dice Adriano Galliani: «Balotelli e Menez saranno i veri colpi di gennaio». Fare mercato con quelli che hai già in casa, risanandoli e ributtandoli in mischia, non costa niente ed è sempre una bella cosa per le casse societarie ai tempi del colera. Nella fattispecie il Mario e il Geremia sembrano ormai alla fine della loro lunga e impervia convalescenza: i due punteruoli vengono da
viae crucis di diverso assillo originale – l’uno le parti basse, l’altro la schiena – ma convergenti nella volontà forte di tornare in postura eretta non passiva. Davvero un gran colpo sarebbe, per le fortune del Milan e di Sinisa Mihajlovic, se l’afrobresciano e soprattutto il galletto dell’Ile-de-France, più lontano nel tempo dall’erba della contesa, riusciranno senza traumi vistosi a reinserirsi nella manovra rossonera. Il Milan si ritroverebbe di fatto con due punte in più in organico, e che punte. Su Balotelli, anche per la sua tendenza a pubblicarsi sui social al di là di qualunque codice etico-aeronautico, si sa tutto e di più, compresi i dolenti passaggi della pubalgia, sconfitta in modo invasivo.
Se non fosse stato per un attacco influenzale, il Mario sarebbe stato già utile alla causa, ma la va a pochi: a gennaio rivedremo senz’altro sull’erba col suo sorrisone alla Nat King Cole.
Meno si è saputo su Geremia, messo al palo da un mal di schiena che non è passato certo a pannicelli caldi. Pure lui ha avuto ferri chirurgici addosso, scontando oltretutto un decorso post operatorio non semplice. Ma gennaio è dietro l’angolo. In un certo senso i due sono quasi o del tutto estranei al Milan mihajloviciano. Anche se, nel caso di Balotelli, il suo impiego pre-pubalgico, nella prima parte del campionato, aveva portato qualche scompiglio nell’allora serenissima coppia d’attacco Bacca-Luiz Adriano. Una sorta di effetto Cùculo (l’uovo che scalza gli altri in un nido ospite) sulla produttività del puntèro colombiano e dell’omologo brasiliano.
CHE EFFETTO sortirà invece il ritorno di Menez? Non è dato saperlo fino a riscontro reale. Si sa però che anche Geremia ha una personalità forte e pur non potendo pretendere dopo mesi un ruolo di sicura titolarità, si aspetterà comunque qualche considerazione. Bene, sposando il concetto gallianesco di acquisti, sarà un bel compitino a casa, per Mihajlovic, portare a regime i due nel modo più indolore possibile. Nella primavera del campionato, solitamente mannara, sarà la sfida d’uomini e moduli di un girone di ritorno non banale. Almeno in casa del Diavolo.
Resto del Carlino